Nei pronto soccorso siciliani di piccole e medie dimensioni lavora poco più della metà (57%) del personale medico previsto dalla legge. Inoltre, avviene che spesso il personale dell'emergenza territoriale è utilizzato per colmare le enormi carenze dei pronto soccorso, prescindendo dalle esigenze giuridiche, contrattuali e formative che caratterizzano la figura del dirigente medico ospedaliero della disciplina di Medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza. L'allarme è stato lanciato dalla Simeu, Società italiana di medicina di emergenza e urgenza. “Tale spaccato peraltro – prosegue l'organizzazione – non tiene conto delle limitazioni e prescrizioni che spesso caratterizzano il giudizio di idoneità alla mansione specifica di molti medici attualmente in servizio, non più giovani, e da troppo tempo ‘spremuti' al di là di ogni limite sostenibile, mettendo a rischio la sicurezza delle cure erogate”.