Pubblicato il: 10/08/2016 alle 10:13
Gran da fare per i forestali della Sicilia durante la stagione dei roghi
In agitazione i lavoratori Forestali della provincia di Caltanissetta, a causa del ritardo nel pagamento dei mesi di Giugno e Luglio. A preannunciare lo stato di agitazione è il responsabile comunale per i Forestali Lucio Palermo, insieme a Bonaffini Manuel, Segretario Organizzativo della UGL-UTL di Caltanissetta.
“Com’è a tutti noto, da diversi mesi, i lavoratori Forestali del servizio antincendio non percepiscono i salari previsti per l’attività svolta in questi mesi e, cosa che ci preoccupa fortemente, pare che non vi sarà la possibilità di soddisfare il diritto economico dei detti lavoratori neanche nei prossimi giorni”, affermano in una nota.
“E’ abbastanza evidente lo stato di disperazione in cui si trovano le famiglie di questi lavoratori, ed è altrettanto chiaro il fatto che venendo a mancare l’unica fonte di reddito, i lavoratori rivendicano azioni di protesta al fine di fare rispettare il loro diritto e ottenere certezze sul pagamento degli stipendi di giugno e luglio”.
Manuel BonaffiniIl governo Regionale, secondo Ugl, dovrebbe assumere tutte le opportune iniziative per disporre già, dal momento in cui delibera la commissione finanze, il pagamento delle spettanze dovute fino al 31 dicembre 2016 a tutti i lavoratori Forestali. Ad essere coinvolti dalla situazione di precarietà sono i 504 operatori dell’antincendio convinti di poter trascorrere il ferragosto con in tasca la busta paga di Giugno e Luglio.
“Ci siamo recati all’Ispettorato per avere notizie sui pagamenti e la risposta è stata che le spettanze non sono ancora arrivate. Bisogna cambiare rotta, non è possibile che gli operai lavorino in queste condizioni vivendo una situazione precaria e per giunta senza stipendio. Continuando in questo modo, i lavoratori non potranno più neanche far fronte alle spese per raggiungere le proprie postazioni. Comunichiamo, dunque, lo stato di agitazione. Tra i lavoratori traspare forte il disagio e la tensione dovuti alla mancanza degli stipendi”.