Pubblicato il: 17/08/2016 alle 14:23
Una tragedia sfiorata e un lieto fine. Un poliziotto ha salvato la vita ad un bambino di tre anni che stava per annegare in una piscina. E’successo a Gela nella piscina di uno stabilimento balneare, dove il bimbo, dopo essersi tolto i braccioli, si è gettato in acqua per poi ritrovarsi, dopo qualche minuto, sul fondo della vasca. A trarre in salvo il bimbo, è stato un poliziotto libero dal servizio, Ivan Lerede che presta servizio al commissariato di Gela, il quale con addosso vestiti, portafogli e cellulare, non ha esitato un attimo a tuffarsi e a scongiurare il peggio.
A rendere pubblica la storia è Carmelo Marino, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap, che in una nota afferma: “Avendo un atteggiamento di servizio, di altruismo e non di esibizionismo il collega poliziotto non ha divulgato la notizia, ad egli sono bastati gli attestati di stima degli innumerevoli fruitori della piscina e dei genitori del bambino. Sembrava doveroso in qualità di rappresentante sindacale dei poliziotti far
conoscere l?accaduto, riscontrabile in ogni momento, agli organi di stampa ed ai cittadini i quali spesso vengono letteralmente bombardati a livello mediatico su aspetti di puro pregiudizio politico o ideologico a scapito delle forze dell?ordine, considerando che le forze di polizia oggi sono spesso vittime di violenza morale oltre che materiale, basta guardare i servizi di ordine pubblico da Ventimiglia in giù dove questo mese è morto durante il servizio il collega Diego Turro, successivamente insultato anche sui social network, impegnato in un quotidiano e ordinario servizio di eroismo”. FOTO ARCHIVIO