Pubblicato il: 19/09/2016 alle 15:59
Quant'è dura la vita dei pescatori siciliani? Un viaggio coast to coast per la Sicilia, in giro per i porti, sulle barche. Un tour diventato documentario realizzato da due giovani di Caltanissetta: il videomaker Marco Spinelli e il fotografo Camillo Campisi, che quest'estate hanno percorso l'Isola per dieci giorni: ci sono voluti 977 km percorsi in auto, 80 ore in tenda, 14 porti visitati per realizzare “Chiummu e Summu”, il racconto del popolo che va per mari. Da Marzamemi a Porto Palo, senza trascurare Scoglitti, fino a raggiungere Punta Secca, Licata, Mazara del Vallo, Trapani, San Vito lo Capo, Palermo, Porticello, Cefalù, Milazzo, Messina e Giardini Naxos.
«Un viaggio – raccontano oggi i due viaggiatori, uno armato di videocamera e l'altro di reflex – che ci siamo finanziati da soli per portare in alto l'immagine della nostra terra e far capire alla gente quante attrazioni paesaggistiche e storie esistono all’interno di questa isola, che gli stessi siciliani conoscono veramente poco».
Questo entusiasmante racconto per immagini di Spinelli e Campisi, sintetizza una Sicilia spesso sconosciuta. Volti, storie, umanità. Fatica. E il rumore del mare in sottofondo. Ma da cosa trae spunto il titolo del documentario? Lo spunto lo regala zzu Rosario, un pescatore di 80 anni che ai due amici – sulla banchina del porto di Cefalù – svela come vengono chiamati il galleggiante e il piombo delle reti da pesca. “Summu e chiummu”.