Pubblicato il: 30/09/2016 alle 12:37
Per la giornata di domenica, 2 ottobre, con inizio alle ore 15.00, è stata preannunciata una manifestazione nazionale contro la messa in funzione dell’impianto “MUOS” di Niscemi, con un corteo che partirà dal presidio “No Muos di contrada Ulmo”, supererà il cancello uno, proseguendo fino al Pianoro lato sud/ sud-est.
Il Questore Bruno Megale, visto il numero di partecipanti che sono stati preannunciati, visto il percorso che si presenta scosceso in più punti e difficilmente percorribile con normali veicoli, poiché parte in sterrato e parte in terra battuta; ritenuto che l’eventuale assembramento nei luoghi angusti, di persone e mezzi, potrebbe comportare gravi ripercussioni sull’ordine pubblico, sulla incolumità e sicurezza delle persone e difficoltà di soccorso nel caso di necessità; attesa la necessità primaria di garantire l’incolumità dei manifestanti e degli appartenenti alle forze di polizia e considerata la necessità di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, ha fatto divieto ai manifestanti di proseguire oltre il cancello uno della base, disponendo che il corteo si arresti nello slargo ivi insistente e prima del percorso scosceso e non percorribile.
Il Questore ha inoltre prescritto a tutti i manifestanti che i numerosi mezzi e pullman provenienti dai vari Comuni su cui viaggiano i manifestanti vengano parcheggiati non lungo la bretella, ma in luoghi idonei lungo la S.P. 10, c.da Apa Vituso e in ogni luogo indicato dal Comando Polizia Municipale di Niscemi, ciò al fine di assicurare adeguati spazi di manovra e fluida viabilità. Inoltre che venga assicurata adeguata assistenza sanitaria ai manifestanti, attraverso ambulanza medicalizzata in ragione dell’aumentato rischio per l’incolumità legato alla presenza di diverse centinaia di persone, che la manifestazione, attesa la zona impervia ove si svolge e per motivi di sicurezza pubblica, abbia termine entro le ore 20.00 di domenica 2 ottobre, al calare della luce, che i promotori rispettino ogni altra disposizione impartita dal Dirigente del servizio per ragioni di ordine e sicurezza pubblica. FOTO ARCHIVIO