Un dirigente e un dipendente di Siciliacque, società regionale di gestione del servizio idrico, sono indagati dalla Procura di Caltanissetta per reati ambientali legati allo smaltimento illegale di fanghi tossici residui del processo di potabilizzazione delle acque della diga Ancipa, a Troina (Enna). I fanghi del potabilizzatore sarebbero stati sversati nel fiume “Sopra Troina” e non smaltiti seguendo la regolare procedura di conferimento in un centro di trattamento autorizzato. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Nicosia avevano portato gia' a un sopralluogo nel 2015. Da quel momento il dirigente e il dipendente, per limitare lo sversamento dei fanghi nel fiume, avrebbero modificato il processo di potabilizzazione delle acque che vengono distribuite a oltre 60 Comuni siciliani, con la conseguenza che l'acqua erogata in diversi Comuni era di colore giallo e che per diversi mesi la distribuzione avveniva a singhiozzo, ufficialmente per motivi legati a lavori sulla rete. Fino al 2015 Siciliacque non avrebbe dunque smaltito correttamente i fanghi che sono un residuo del potabilizzatore e successivamente ai controlli dei carabinieri ci sarebbe stata una alterazione nel ciclo per limitare il quantitativo di scorie residuo del trattamento delle acque. FOTO ARCHIVIO