L'importanza di fare il vaccino per evitare le conseguenze – a volte anche gravi – dell'influenza e il diffondersi della stessa. E' questo il messaggio che oggi l'Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta ha voluto dare ai cittadini e agli addetti al settore nel corso dell'Influ-Day giornata dedicata proprio alla sensibilizzazione della popolazione. “L'importanza del vaccino anti-influenzale – ha spiegato il manager Carmelo Iacono – è fondamentale in termini soprattutto di vite salvate visto che l'influenza, per via delle sue complicanze, miete più vittime di quante possiamo immaginare. Oggi esistono delle lobby non favorevoli alle vaccinazioni e questo produce danni alla popolazione impensabili. Nessuna azione pubblica, invece, e siamo noi medici a dirlo, è efficace quanto la vaccinazione. Oggi l'azienda qui rappresentata in tutte le sue espressioni, dai medici di medicina generale ai pediatri, è impegnata e crede in questa azione”. Il direttore sanitario Marcella Santino ha sottolineato i benefici indiscutibili della vaccinazione. “Sono uscite fuori varie bufale sulle controindicazioni del vaccino – ha dichiarato Marcella Santino – che addirittura porterebbe all'autismo che sono assolutamente non vere e che fanno solo male alla popolazione. Fino a metà del secolo scorso l'età media era di 40 anni e si moriva proprio a causa delle malattie infettive. Anziani, bambini e fasce deboli con malattie croniche, possono avere complicazioni letali per via di un'influenza. La presenza dei medici di medicina generale oggi ci incoraggia e ci conforta nel far passare questo messaggio. Quella di quest'anno è un'influenza particolarmente virulenta, con complicanze più aggressive rispetto agli anni precedenti e, pertanto, non solo consigliamo la vaccinazione ma la sollecitiamo. Non solo quella anti-influenzale ma anche quella contro lo pneumococco rivolta agli anziani e quella contro la meningite rivolta alla fascia giovanile”. Il dirigente dello Spemp (Sanità Pubblica, Epidemiologia e Medicina Preventiva) Francesco Iacono ha sottolineato che quest'anno gli esperti prevedono che “rimarranno a letto per via dell'influenza tra i 6 e i 7 milioni di italiani contro i 5 dell'anno scorso. In merito alla sensibilizzazione alle vaccinazioni però stiamo facendo un lavoro particolarmente importante con due spot che gireranno on line su giornali e televisioni. Invito anche i colleghi medici a vaccinarsi perché un'epidemia ospedaliera potrebbe determinare un blocco delle prestazioni sanitarie”. La dottoressa Rosanna Milisenna, responsabile dell'Ufficio Vaccinale ha comunque sottolineato come quest'anno siano già stati richiesti 500 vaccini in più dai medici di medicina generale. E' possibile vaccinarsi fino al 28 febbraio. Menzione a parte meritano le dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri , Salvatore Margherita, in merito al calo dei vaccini obbligatori sui bambini. “Il vaccino per i bimbi – ha spiegato Margherita – parte dai 6 mesi in poi e prima di quell'età sono invitati i genitori a farlo su loro stessi. Il dato allarmante è che se prima si vaccinavano il 98 per cento dei bambini adesso la percentuale è scesa al 95 per cento e addirittura in Sicilia ci aggiriamo sul 92 per cento. Non solo questo determina il riaffacciarsi di malattie quasi scomparse, come la poliomelite o la difterite, ma è causa anche di morte per i bimbi immunodepressi come quelli affetti da tumore. Questi ultimi, infatti, non potendo effettuare il vaccino sono più vulnerabili e per loro il rischio di morire, prendendo l'influenza da un altro bambino non vaccinato è concreto e grave”. Il dottore Roberto Leone, in rappresentanza dell'Ordine dei Medici, ha sottolineato come possa concretizzarsiun aumento della mortalità tra la popolazione proprio per via delle complicanze del vaccino.