Le statuette raffiguranti gli uomini della Finanza accanto ai classici personaggi del presepe. Quest'ultimo, in una versione diversa e molto particolare, è stato presentato questa mattina al comando provinciale della Guardia di Finanza e benedetto dal vescovo Mario Russotto. “Un presepe molto originale – ha detto il vescovo – perché attualizza il senso del Natale. Dio si fa uomo per ciascuno di noi e la Guardia di Finanza sente Dio che veglia su di loro, servitori dello Stato. La Fiamma Gialla può essere vista come Gesu e il Natale che rompono le tenebre facendo entrare la luce. Ed il Natale è luce perché porta amore e lo porta limitandosi. Spesso noi vogliamo essere grandi e ci crediamo grandi ma la vera grandezza sta nel farsi piccoli e umili di fronte al nostro prossimo”. Il colonnello Luigi Macchia ha spiegato il significato che la guardia di finanza di Caltanissetta ha voluto dare al presepe che accoglie il visitatore con il motto della guardia di finanza Nec Recisa Redecit (Neanche Recisa Indietreggia). “Accanto ai classici personaggi del presepe – ha spiegato il colonnello Macchia – vi sono rappresentati i finanzieri in ogni attività quotidiana, per mare, per terra e per cielo oltre che la banda. A proteggere la grotta il nostro simbolo che è il cappello alpino con la fiamma ripresa anche nella stella cometa. Accanto al presepe una mangiatoia con il bambinello sul quale vegliano Giuseppe e la Madonna rappresentati da due finanzieri, e l'albero di Natale con i simboli della guardia di finanza, stelle, fiamme e lo scudetto con l'aquila del comando regionale della Sicilia”.