“Ho ucciso le mie figlie per ‘salvarle', avevo paura che mio marito me le portasse via. Ho dovuto farlo”. Senza versare una lacrima, e con grande lucidità, Giuseppa Savatta, l'insegnante di sostegno di 41 anni di Gela che ieri ha ucciso le sue due figlie di 7 e 9, ha spiegato con queste parole ai magistrati che l'hanno interrogato il folle gesto dell'omicidio delle due bambine. I carabinieri del reparto territoriale di Gela hanno notificato alla donna, piantonata in ospedale, l'ordine di arresto per duplice omicidio volontario, aggravato dalla discendenza.
La donna temeva che il marito di 48 anni, ingegnere e docente pure lui, le portasse via le due figlie dopo la separazione, chiesta negli ultimi tempi. Sembra che la donna all'inizio dell'interrogatorio abbia detto di non ricordare nulla, poi successivamente ha raccontato i momenti del duplice assassinio. La donna avrebbe ammazzato le due bimbe poco dopo le 8.30, costringendole a bere candeggina e tentando si soffocarle. Ecco perché le bimbe erano ancora in pigiama. Poi è stata la stessa donna a chiamare il marito che è arrivato in casa intorno alle 12.30. Dopo aver chiamato il marito, avrebbe tentato il suicidio, bevendo candeggina e, poi, avrebbe tentato di gettarsi dal balcone. E' stato l'uomo a lanciare l'allarme. “Fatemi morire” ha detto ai medici che l'hanno soccorsa in ospedale.
(Fonte Adnkronos.it)
https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/12/28/bimbe-uccise-gela-con-candeggina-madre-interrogata_DHuApPO7b2J51pToQC6GPP.html