Il 20 febbraio alle 20.30 al teatro Margherita di Caltanissetta andrà in scena “Salv_ami” la prima nazionale di uno spettacolo che sarà portato in giro per tutta Italia e che vede il chirurgo Giovanni Di Lorenzo impegnato come direttore di produzione e della fotografia, Leon Cino, ex ballerino di Amici e ora impegnato a “La Scala” di Milano, direttore artistico del progetto e coreografo insieme a Ernesto Forri e Rocco Lo Nigro e il regista Ivan Giumento ideatore anche dei testi. La produzione è di Eugenio Bonaffini, Ernesto Trapanese, Fabio Ruvolo e Michele Falzone. Il progetto è stato presentato questa mattina in sala Gialla nel corso di una conferenza stampa alla presenza anche del sindaco di San Cataldo Giampiero Modaffari e dell'assessore allo Spettacolo Carlo Campione.
“Salv_ami – spiega Ernesto Trapanese – è un progetto molto ambizioso che mira a far conoscere aspetti del sociale visto con gli occhi di chi ha vissuto la tragedia degli sbarchi. E' un viaggio in cui ci si ferma non solo sull'immigrazione ma anche sul bullismo, il femminicidio e coloro che vengono percepiti diversi dagli altri. Noi lo faremo cercando di mettere insieme la danza, la multimedialità, recitazione con i testi semplici di Ivan Giumento, lasciando la possibilità a chi guarda lo spettacolo di tirar fuori la propria morale. Il progetto parte con i ragazzi ma ovviamente sarà dedicato a tutti e cercheremo di portarlo in tutta Italia.
“L'acronimo di Salv_ami – spiega Giovanni Di Lorenzo – è se ascolti la verità ami. Il progetto nasce da un'esperienza personale legata agli sbarchi e devo dire che è stata molto forte al punto da commuovermi. Unire tutte le arti a favore del sociale sicuramente è una novità di livello nazionale. In tanti hanno parlato di bullismo, di disabilità, di clandestini, di sbarchi in tanti modi ma devo dire che abbiamo avuto la possibilità, grazie a questa produzione, di unire la danza, la musica, la recitazione, e la fotografia, al fine di far conoscere, partendo dai ragazzi di III elementare fino agli anziani quello che è il sociale e temi che spesso ci mettono ansia e paura o addirittura provocano sofferenza. Invece noi con gli occhi di Said, che è l'attore principale di questo monologo scritto da Ivan Giumento, possiamo far vivere le emozioni di questo ragazzo che si riscatta e che porta un messaggio molto importante che è quello di credere assolutamente nella bellezza della vita”.
“La cooperativa Etnos – dichiara Fabio Ruvolo – ha aderito immediatamente a questo bel progetto, perché sono belle le persone che lo compongono, perché rappresentano attraverso le proprie azioni quotidiane quello che comunque è l'essenza di Salvami. Noi rappresentiamo quella componente sociale che vive quotidianamente, attimo per attimo, le emozioni, i vissuti dei migranti e dei minori della struttura, ma allo stesso modo anche il femminicidio che è l'altro tema che sarà trattato. Ciò che però mi ha davvero commosso è stato il supporto degli enti pubblici nazionali a questo progetto”.