Primo impianto di un Picc Port in Sicilia. L’intervento è stato effettuato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove un settantenne nisseno, affetto da una patologia oncologica, è stato sottoposto all’installazione di un piccolo catetere venoso posizionato con puntura ecoguidata. Il Picc Port presenta tutti i vantaggi funzionali ed estetici di un dispositivo sottocutaneo. L’intervento, della durata di circa un quarto d’ora, è stato eseguito nel reparto di Antestesia Rianimazione diretto dal primario Giancarlo Foresta, dal “Vascular team” di cui è responsabile la dottoressa Rita D’Ippolito, coadiuvata dai colleghi Salvino Asaro, Maria Carmela Lunetta, e gli infermieri Concetta Cassaro, Salvatree D’Alma e Rosario Ferro. Il tutto grazie anche al direttore generale Carmelo Iacono, oncologo, e sensibile a tutte le tematiche inerenti la materia. “Da 20 anni – spiega la dottoressa Rita D’Ippolito – noi impiantiamo cateteri venosi che si chiamano Port, per i pazienti oncologici, forniti di un dispositivo che permette di praticare terapie a lungo termine con risparmio del patrimonio venoso. Da circa 10 anni l’equipe di Rianimazione si occupa dell’impianto del Picc che è un catetere venoso centrale, ad inserimento periferico, all’interno del braccio. Il vantaggio del più nuovo Picc Port è che la sua camera viene impiantata sotto la pelle, con un maggiore comfort del paziente, e viene sigillata con una colla speciale per un maggiore vantaggio estetico. Dopodiché, per eseguire le successive terapie, questo bottoncino sottocutaneo va solo toccato e con un ago viene somministrato il farmaco. Si capisce bene come soprattutto nelle giovani donne con, ad esempio, il tumore al seno vi è il vantaggio estetico di non avere il cateterino che fuoriesce dalla pelle. Il Picc Port può essere installato su tutti i pazienti oncologici e basta fare richiesta o tramite Cup o mediante i reparti di Oncologia ed Ematologia”.