Pubblicato il: 15/05/2014 alle 07:10
Con il patrocinio della Prefettura U.T.G. di Caltanissetta, del Consiglio Nazionale Forense presso il Ministero della Giustizia, della Scuola Superiore di Magistratura – Struttura Didattica Territoriale del Distretto di Corte d’Appello di Caltanissetta, dell’Associazione Nazionale Magistrati, dell’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta e del Consorzio Universitario Nisseno e con la collaborazione delle Associazioni “Migranti solidali” e “Nissetnica”, la Fondazione di Scuola Forense Nissena “G. Alessi” presenta presso il Teatro Bauffremont di Caltanissetta per la data di venerdì 16 Maggio, alle ore 20:30, l’evento teatrale “Le mille e una notte del diritto”, ideato e realizzato dall’Avvocato Emanuele Limuti ed organizzato nell’ambito del Progetto “R.I.VI.T.A. II – Riabilitazione ed Integrazione per le Vittime di Tortura e Abusi”.
Le attività del Progetto sono finanziate dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione a valere sul F.E.R. – Fondo Europeo per i Rifugiati, un apposito fondo europeo che finanzia iniziative destinate a richiedenti asilo e rifugiati politici con l’obiettivo di creare un sistema unico di asilo, alle stesse condizioni in tutti gli Stati membri dell’ Unione Europea ed improntato al principio della parità di trattamento, che garantisca alle persone effettivamente bisognose un livello elevato di protezione.
Il progetto è il risultato dell’impegno, dell’esperienza e della collaborazione di due Enti nisseni, l’I.P.A.B. Istituto Testasecca e la Società Cooperativa Sociale Iopervoiperio, che da molti anni si impegnano ad attuare nel territorio nisseno numerose iniziative atte a garantire le esigenze di tanti cittadini immigrati in cerca di sistemi di assistenza e di accoglienza, successivamente all’importante fenomeno dei flussi migratori che, sin dal 2008, ha riguardato la città di Caltanissetta.
L’evento teatrale “Le mille e una notte del diritto” rappresenta certamente un avvenimento unico nel suo genere e di grande attualità. Circa trenta persone, migranti, di diversa etnia, salgono sul palcoscenico e interpretano episodi con i quali si pongono problematiche attinenti al rispetto dei diritti umani fondamentali, fianco a fianco con altrettanti Avvocati della Scuola Forense di Caltanissetta.
Tutti parlano la lingua araba con traduzione in simultanea e tutti obbediscono alle rigorose regole sceniche. Si realizza così, come suole accadere in teatro, una metafora della realtà che vede irrompere sulla scena del nostro Paese, in maniera spesso incontrollabile e drammatica, un grande numero di nuovi protagonisti e comparse, disperati alla ricerca di un nuovo ruolo più umano e che si trovano a dover interagire con noi.
La collaborazione ed il rispetto reciproco passano necessariamente per il rispetto delle leggi e delle regole della terra ospitante, senza i quali il rapporto diventa ostilità e paura reciproca. Questa terra non è solo la Sicilia, ma l’Europa intera che ne rimane imprescindibilmente coinvolta: nel rispetto delle regole si superano le diffidenze e si costruiscono valori e risorse nuove.