Pubblicato il: 04/09/2014 alle 08:21
Come far capire ai bambini i valori a cui credevano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino? Come insegnare loro che l'integrità morale, il rispetto della legge – quella “vera”, cioè approvata e condivisa dallo Stato – e il rifiuto di quelle consuetudini che ammaliano il debole animo umano ma, al tempo stesso lo corrompono?
Difficile, forse impossibile ma, per consentire che nel futuro ci siano sempre più “Paolo”, sempre più “Giovanni” e sempre meno uomini legati alla malavita organizzata è necessario forgiare le nuove generazioni e far sì che queste crescano con un sentimento radicato del rispetto della legge e di quelle norme che, in apparenza, possono sembrare difficili da capire.
In attesa di raccontare ai giovani cosa è successo nell'autostrada che porta a Capaci e in Via D'Amelio a Palermo, Salvatore Iacono e Francesco Miceli hanno ideato, scritto e messo in scena una rappresentazione che parla ai bambini con il linguaggio e i personaggi noti ai più piccoli.
Ed ecco che, uno dopo l'altro, due giovani avvocati, appunto Paolo e Giovanni, trovano per terra un portafoglio e si chiedono se sia giusto restituirlo al legittimo proprietario o, invece, far finta di nulla e tenerlo per sé, guardare cosa c'è dentro e dividersi il bottino.
Uno dopo l'altro entreranno in scena, tratti dai classici della narrativa fiabesca, personaggi che tenteranno i due protagonisti o, al contrario, li ammoniranno invitandoli a seguire la retta via. E tra aule di tribunali e voci fuori campo salteranno fuori da dietro le quinte lo “Specchio”, la Strega e il Cacciatore di Biancaneve, il Grillo Parlante di Pinocchio e il suo diavoletto tentatore Lucignolo, per arrivare fino alla letteratura epica con Mago Merlino e quella orientale con il genio della lampada. Tante storie che ai bambini abbiamo sempre raccontato parlando di un fantomatico e generico “cattivo” e di buoni propositi che vanno seguiti. Alla fine della rappresentazione, come in ogni favola, arriva la morale che svela come la tentazione della corruzione, del clientelismo, dei favori dettati da una logica legata “all'amicizia” piuttosto che dal rispetto delle regole portano soltanto a una condizione peggiore per sé stessi e per tutta la società. I due attori – registi, in questo contesto, diventano proprio quei “grilli parlanti” che spiegano ai bambini, innocenti perché ancora non corrotti dalle tentazioni della società, che bisogna seguire i valori dell'onestà e del rispetto delle leggi.
In scena, con Francesco e Salvatore, saliranno anche Martina D'antoni e Chiara Tumminelli.
L'appuntamento è per questa sera, giovedì 4 settembre 2014 alle ore 20,30 in Corso Umberto.
Il gruppo Orsa Minore – Metanoeite, inoltre, domenica domenica 7 settembre alle ore 18.30 inaugurerà “il cantiere delle idee”. (Per maggiori informazioni visitare il sito www.ilcantieredelleidee.com)