Prende piede alla velocità della luce l'evento culturale sorretto dall'associazione catanese Gammazita, Piazza dei Libri, che si propone di trasformare uno spazio urbano degradato – un ex parcheggio abusivo nei pressi del Castello Ursino – in una biblioteca a cielo aperto a disposizione di tutta la città.
Nomi importanti hanno già dato il loro supporto al progetto e saranno presenti in vari momenti del programma: tra gli altri, Giuliana Sgrena, Sabina Guzzanti ed Eugenio Finardi. Anche alcune realtà culturali del capoluogo nisseno, colpite dall'ammirevole iniziativa, hanno voluto apportare il loro piccolo contributo: l'etichetta musicale indipendente Muddy Waters Musica ha istituito un presidio di raccolta dei libri che l'associazione
Gammazita sta radunando grazie a varie donazioni, durante le serate di musica dal vivo delle band Marilù, Zafarà, Carnaby, Trifase e Pachira.
Proprio uno degli artisti MWM, tuttavia, ha deciso di supportare ulteriormente l'iniziativa, offrendo al festival “Piazza dei Libri” una performance artistica gratuita, che va ad arricchire il già nutrito e interessante programma della quattro giorni. Con accompagnamento di chitarra e la voce narrante di Marc De Dieux, ideatore della rivista multilingue SuccoAcido e di numerosi progetti culturali nel palermitano, che leggerà brani di prosa siciliana, il cantautore nisseno Zafarà – al secolo Sergio Zafarana – sarà presente in piazza Federico II di Svevia il pomeriggio del 18 dicembre, alle ore 18:30, con uno spettacolo dal titolo: “Vladimiro scopre la luna: tirarsi fuori dall'isolamento sociale e dalle tenebre del bullismo”.
Filo conduttore del reading musicale, la metafora di “Ciaula scopre la luna”, la celebre novella pirandelliana che viene qui riletta nell'ottica del bullo Vladimiro, protagonista dell'ultimo EP omonimo dell'artista, Zafarà, che grazie alla lettura e alla musica avvia un percorso di liberazione dal giogo della violenza, per scoprire le gioie dell'arte, e la luminosa luna del miglioramento di sé.
“Confido in un'adesione numerosa all'iniziativa dell'associazione Gammazita – dice Zafarà – e sono contento di potere nel mio piccolo essere parte di una così promettente realtà: in un'epoca di sfiducia totale quale quella in cui viviamo, una luce di speranza può venire solo dall'iniziativa dei singoli che decidono di uscire dall'individualismo, si fanno comunità autogestita e, a macchia d'olio, contagiano un'intera città, che diventa regione, che diventa paese, che diventa sistema. C'è fame di iniziativa, e questa ne è una bellissima prova”.