“Oltre i limiti: ?i?m?possibile.” Dice tutto il titolo della mostra fotografica sulla disabilità e lo sport che sarà inaugura Domenica 7 Agosto alle 18:30 presso la Sala di Pietra del vecchio Palazzo Municipale di Santa Caterina Villarmosa. L'ingresso è gratuito
La mostra, promossa dal gruppo fotografico ZonaV, coordinato dal fotografo Pippo Nicoletti, si compone di 47 scatti suddivisi in categorie sportive: basket, atletica, handbike, ice slide hockey e nuoto. Lo sport paralimpico e le gesta dei loro primattori sono stati catturati dalla fotografa professionista Chiara Barbieri e dai fotoamatori di ZonaV.
I fermi immagine selezionati in questa esposizione raccontano una storia che non si è fermata, ma che, al contrario, ha trovato nuova linfa, una strada da continuare a seguire.
Il concetto di resilienza, la ricerca della normalità in quella che il mondo considera anormalità, è il focus delle immagini. Nessun bisogno di spettacolarizzazione perché non serve “pietismo o un sorriso forzato”, è un inno a quella fetta di umanità che va avanti, oltre le barriere.
L’esposizione nasce nell’ambito della promozione culturale e dello sviluppo di nuovi contenuti sociali. Intende infatti creare un atteggiamento di curiosità nei confronti dello sport disabile, dove molto c’è ancora da scoprire e da sostenere.
All’apertura della mostra presenzierà, come ospite d’onore, Bashar Alsodane: campione di atletica nel lancio del disco categoria F55.
Bashar è fuggito dalla guerra e dalla sua terra, l’Iraq. Già atleta della nazionale irachena di atletica alle Paralimpiadi di Atene 2004, in Italia ha iniziato una nuova carriera sportiva.
Ci sono molte storie sportive e umane di atleti che riescono a stupire sotto molti aspetti, non solo per i loro risultati sportivi, ed è proprio per questo che ci si rende conto che il termine “diversamente abili” corrisponde solo in parte alla realtà. Diversamente sì, ma nel senso di super atleti, perché è di questo che si tratta, di donne e uomini che abbinano doti sportive a una straordinaria forza mentale.
Promuovere l’integrazione sociale, celebrare lo sport come elemento costitutivo del dialogo e della cooperazione fra le persone e fra i paesi e infine sostenere lo sport come strumento di recupero dell’indipendenza e dell’autostima a seguito di un trauma, sono i temi portanti della mostra, a cui sarà collegato anche un evento di carattere formativo attraverso un workshop sulla fotografia sportiva aperto al pubblico.
L’intento è quello di trattare la disabilità come integrazione, ovvero parte del mondo e non un mondo a parte.