Scatti in bianco e nero che riescono a trasportartinell'atmosfera di un quartiere tormentato ma ancora vivo e pulsante. Il soggetto è il quartiere Provvidenza, con i suoi abitanti, le sue finestre, i suoi scorci, i figureddi. A realizzarlo un giovanissimo, Umberto Ruvolo, che vorrebbefar rivivere quelle atmosfere ai nostri lettori. “Sono un fotografo nisseno – racconta Umberto – e attraverso le mie immagini provo a raccontare quello che mi circonda, cercando di ragionare su quello che ogni azione rappresenta nella quotidianità delle persone e delle cose a me vicine, rendendomi più familiare possibile la realtà in cui mi trovo. Ho voluto realizzare questo reportage per le vie del quartiere provvidenza perché, sin da piccolo, ho sempre ascoltato le storie del passato che i miei parenti mi raccontavano, rimanendone affascinato e curioso. Mi parlavano di un quartiere molto popoloso e pieno di famiglie con tanti bambini, di passatempo e soprattutto di felicità… di un quartiere dove ci si sentiva come una famiglia unità, dove il senso di comunità e la condivisione era all'ordine del giorno e dove “si poteva dormire con le porte aperte”. Ho raccolto queste storie e mi sono fatto un giro per il quartiere. Ho provato ad immaginare quello che si viveva un tempo ma la realtà ha preso il sopravvento sui ricordi. Ho trovato un quartiere molto particolare, pieno di sfaccettature etniche, sociali e di abbandono. Un quartiere però dove nessuno si arrende e dove si rispettano sempre le tradizioni e le feste locali cercando di tenerle durature nel tempo. Quello che un tempo era vivibile adesso è diventato difficile. Eppure la realtà mi ha suscitato molto interesse. Mi piacerebbe un giorno vedere un intreccio di etnie e di felicità in un quartiere che ha visto crescere tanti cittadini e che ne accoglie sempre di nuovi, perché no immaginando me bambino a correre per quelle stradine”.