Pubblicato il: 11/03/2017 alle 17:08
La primavera è ormai alle porte e per fare il pieno di vitamina D in questa stagione, come in estate, bastano dai 10 ai 20 minuti al sole, mentre in inverno ci possono volere fino a due ore, cosa non sempre facile. Emerge da una ricerca dell'Università politecnica di Valencia, pubblicata su Science of the Total Environment. Per studiare gli effetti dell'esposizione al sole – che soprattutto se non si sta attenti può far invecchiare la pelle e predisporre a eritemi e tumori ma porta anche benefici – i ricercatori hanno stimato il tempo necessario per ottenere 1000 unità internazionali di vitamina D, la dose raccomandata, in una città come Valencia esposta tutto l'anno a una larga dose di raggi ultravioletti (Uv). Lo studio ha analizzato l'irraggiamento solare da ultravioletti intorno a mezzogiorno (12.30-13.30) per quattro mesi (uno per stagione) dal 2003 al 2010, tenendo conto del tempo necessario per sviluppare eritemi e prendendo come riferimento il tipo di pelle più comune in Spagna. Dai risultati è emerso che intorno a mezzogiorno nel mese di gennaio, con il 10% del corpo esposto al sole, sono necessari circa 130 minuti per ottenere la dose giornaliera raccomandata di vitamina D. Al contrario, ad aprile e luglio, con il 25% del corpo esposto, circa 10 minuti sono sufficienti, mentre in ottobre ce ne vogliono 30. Gli studiosi invitano alla cautela, spiegando che il tempo necessario può variare in funzione della percentuale di corpo esposta, del vestiario, della forma del corpo e persino dell'età, ma anche dell'orario di riferimento. Lo studio indica secondo i ricercatori che anche in Paesi come la Spagna dove il sole è sufficiente può volerci molto tempo per fare il pieno di vitamina D in inverno, cosa che apre a opzioni come l'assunzione tramite la dieta (non facile)o i supplementi. (Fonte Ansa.it)