Pubblicato il: 27/03/2017 alle 09:04
E' allarme processionaria a San Cataldo.A vederla, la processionaria sembrerebbe un simpatico millepiedi. Ma l'apparenza inganna. La Thaumetopoea pityocampa o la sua ‘cugina', la Thaumetopoea processionea – nome scientifico rispettivamente della processionaria del pino e quella della quercia – per l'uomo e per gli animali sono pericolosissime. Appartengono alla famiglia dei lepidotteri. Se toccate, possono scatenare reazioni allergiche, dermatiti, orticarie, congiuntiviti e anche problemi alle vie respiratorie. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico. La loro comparsa comincia in genere con i primi giorni di marzo, anche se tutto dipende dalle temperature: i primi tepori li risvegliano. In fila, uno dietro l'altro (da qui il nome processionaria) strisciano da un posto dall'altro, mangiando aghi e foglie, in cerca di un luogo nel quale tessere il proprio bossolo. In maggio, questo lavoro si completa: le larve si interrano anche per 15 cm, per poi diventare crisalidi. Pericolosa per uomini e animali, a San Cataldo ha già fatto qualche vittima tra i cani padronali che una volta venuti a contatto con l'animale hanno subito gravi conseguenze. “Si tratta di uno degli argomenti che tratto sempre nei seminari di primo soccorso – spiega il medico veterinario Calogero Piscopo -la processionaria può essere letale se il cane ne ingerisce più di una.In ogni caso è molto pericolosa perché nei peli di questo bruco sono presenti delle sostanze urticanti che, a contatto con la lingua dell'animale, hanno azione urticante e necrotizzante. I sintomi sono forte salivazione, dolore nel cavo orale, vomito, sangue, forte bruciore e la lingua che comincia a necrotizzarsi. In questo caso bisogna immediatamente recarsi dal veterinario per le cure del caso”. Intanto il sindaco Giampiero Modaffari ha già convocato un tavolo tecnico. “Abbiamo preso atto – spiega Modaffari – che diverse zone del territorio comunale sono interessate da nidi di processionaria negli alberi di pino. Ha dei peli urticanti che a contatto con uomini e animalipossono provocare gravissimi danni. Abbiamo già allertato un tavolo tecnico convocato per mercoledì 29 alle 9.30 per il Comune di San Cataldo con il direttore generale dell'Asp, il servizio per il territorio, ex azienda delle foreste, l'ispettorato forestale e il responsabile fitosanitario a livello regionale e il dirigente dell'ispettorato agricoltura. Noi rappresenteremo questo fenomeno e chiariremo i termini delle competenze di ognuno per stabilire le linee guida per un problema che per la prima volta si verifica a San Cataldo. Alla cittadinanza e alle scuole – conclude il primo cittadino – abbiamo inviato un avviso sul quale scriviamo cosa fare in caso di avvistamento con il numero del nostro ufficio ambiente 0934/511248”.