"Si è svolto il 20 aprile scorso il primo incontro dei coordinatori delle 9 consulte cittadine nel foyer del teatro Regina Margherita.
A seguito della convocazione da parte del sindaco Giovanni Ruvolo si sono incontrati – come si legge nella nota dell'assessore Carlo Campione – per la prima volta dalla loro elezione i coordinatori delle consulte civiche appena istituite. Si è trattato di un momento importante per la nostra città e per l’amministrazione perché si è dato inizio ad una fase reale e concreta di partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica. Le 102 associazioni iscritte all’Albo Comunale, ora organizzate in consulte, possono attraverso i propri rappresentanti pensare, elaborare, promuovere e condividere con l’amministrazione attiva percorsi di varia natura, che rispondano alle reali esigenze del territorio. Al sindaco che chiedeva loro lo stato dell’arte delle consulte appena avviate, i coordinatori hanno manifestato all’unisono la necessità di intervenire sul Regolamento al momento vigente, per potere aggregare al loro interno le associazioni presenti sul territorio che non sono ancora iscritte all’Albo comunale o che, seppure iscritte, non rientrano formalmente nelle 15 previste dal Regolamento per ogni singola consulta.
La inclusività è sembrata, cioè, una priorità assoluta e questo è certamente, a mio avviso, indice di una ricchezza di fondo all’interno delle associazioni che hanno dimostrato subito di aver compreso in pieno il senso della esistenza delle consulte: organizzare e coordinare le diverse associazioni perché i loro interventi siano da stimolo alla attività amministrativa e linfa vitale per l’intera cittadinanza. Dunque non luoghi recintati ed isolati a gestire eventuali privilegi, ma luoghi di socializzazione, di confronto e di promozione della cittadinanza attiva.
Il cammino della partecipazione è un cammino lungo e difficile perché richiede – conclude la nota – oltre che sforzi ed energie, anche un processo di maturazione che va compiuto nelle due direzioni: l’amministrazione deve rinunciare ai suoi tradizionali e solitari spazi decisionali talvolta scollati dalla vita reale della città; i cittadini attraverso le consulte e gli altri strumenti partecipativi, che vogliamo al più presto di esitare, devono ragionare e lavorare in termini di rete e di continua progettazione delle loro attività con l’amministrazione e l’intera città".
Caltanissetta, primo incontro dei coordinatori delle nove consulte cittadine
Lascia un commento
Lascia un commento