Pubblicato il: 03/05/2017 alle 09:10
Il tema dell’immigrazione, dal viaggio, all’accoglienza, all’integrazione, sarà affrontato nel corso del seminario organizzato dalle Acli dal titolo “Sotto lo stesso cielo per umanità e per diritto”. Le Acli, da sempre vicine ai bisogni dei più deboli anche quest'anno promuovono con Arci e Caritas "Sabir", Festival delle Culture e del Mediterraneo che quest’anno si celebra a Siracusa e, proprio in occasione di questo evento le Acli hanno organizzato dei seminari a tema. A Caltanissetta si è voluto puntare alle esperienze di vita diretta legate all’immigrazione, delle istituzioni, dei volontari e degli stessi rifugiati. Il seminario, che si terrà giovedì 4 maggio al centro “Michele Abbate”, alle ore 16, si aprirà con i saluti del presidente provinciale delle Acli Caltanissetta, Santo Burgì, del sindaco Giovanni Ruvolo e di monsignor Giuseppe La Placa, vicario generale della Diocesi di Caltanissetta, e avrà come relatori il prefetto Maria Teresa Cucinotta, l’assessore regionale alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro Carmencita Mangano, il consigliere di presidenza nazionale Acli con delega alle Politiche Sociali e Welfare Antonio Russo e il presidente regionale delle Acli Sicilia Stefano Parisi. Le testimonianze saranno affidate alla Croce Rossa Comitato di Caltanissetta Onlus, per quanto riguarda il primo soccorso con il Presidente Nicolò Piave e Alessandra Bellavia, consigliere di Comitato; alla cooperativa Etnos per ciò che concerne l’accoglienza dei minori non accompagnati con il presidente Fabio Ruvolo, l’educatrice professionale Sprar Eliana Cannavò e un minore di nazionalità gambiana; e infine per l’associazione San Filippo Apostolo, padre Alessandro Giambra, in qualità di presidente, Niazi Sabir, mediatore culturale, Tore, cittadino della Costa D’Avorio e Omar un cittadino proveniente dal Gambia. “Si vuole porre l’attenzione – spiega il presidente regionale delle Acli, Stefano Parisi – su ogni passaggio che va dal primo soccorso all’accoglienza e sarà un modo per dare voce a chi quotidianamente, con grandi sacrifici e difficoltà, si occupa dei nostri fratelli più sfortunati”.