L'universitario marocchino che aveva scatenato il panico alla mensa dell'ateneo di Palermo il 9 aprile scorso è stato liberato dal Centro permanente per il rimpatrio (Cpr) di Pian del Lago a Caltanissetta in cui era rinchiuso dal 13 aprile, in attesa dell'espulsione. Il giudice, sulla base della documentazione clinica del ragazzo, ha ritenuto che la permanenza a Piano del Lago fosse incompatibile con lo stato di salute. Il giovane andrà in una clinica di Trapani. "Sono contento, voglio tornare ad avere una vita normale. Voglio studiare", ha detto in lacrime l'universitario. L'avvocata del ragazzo Ilenia Grottadaurea ha sempre sostenuto che l'universitario ha disturbi psichici e per questo non potrebbe essere curato nel suo paese di origine. "Questa è una prima vittoria fondamentale. Adesso aspettiamo l'esito della richiesta di protezione umanitaria che abbiamo presentato per evitare l'espulsione". Il giovane aveva urlato alla mensa Santi Romano di Palermo: “I satanisti che non hanno paura della morte rimangano qua. Musulmani, cristiani ed ebrei escano”. Per lui si sono mobilitate decine di associazioni palermitane che oggi festeggiano.
“Siamo soddisfatti, è stato garantito il diritto alla salute di un ragazzo in difficoltà”, ha detto la responsabile immigrati della Cgil di Palermo Nzirirane Bijou. La soddisfazione del sindaco Leoluca Orlando: "La decisione assunta dalla magistratura è un atto di civiltà giuridica e umana, che restituisce la libertà a un giovane che necessita di cure e non di detenzione. E' una vittoria di tutti coloro che in queste settimana hanno lavorato a sostegno di una soluzione di questa vicenda, certamente dolorosa sul piano umano e che rischiava di diventare tragica. A tutti loro va un sentito ringraziamento" (Giorgio Ruta, Repubblica.it – https://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/05/23/news/scateno_il_panico_alla_mensa_marocchino_andra_in_una_casa_di_cura-166227873/)