Pubblicato il: 04/06/2017 alle 08:24
Con la collocazione degli ultimi elementi scultorei all’interno delle tre steli in marmo siciliano lungo il perimetro di Piazza Garibaldi, si è conclusa a Riesi la sistemazione degli arredi artistici a cura degli artisti Leonardo Cumbo e Tina Aldisi. Risultati vincitori al concorso-laboratorio di idee “Riesi fatti avanti, organizzato nel dicembre del 2013 dall’Associazione Agisco e dal Comune di Riesi, con un progetto che convinse sia la giuria tecnica che quella popolare per l’originalità e la capacità di coniugare l’espressione artistica, ricca di contenuti identitari della comunità riesina e della sua storia, con la funzionalità delle loro proposte, i due artisti ricevettero l’incarico dall’Ufficio Tecnico del Comune di eseguire i lavori di realizzazione dei diversi elementi, nel giugno del 2015. Gli arredi artistici dislocati lungo il perimetro della piazza consistono in sei sculture/panchine polimateriche, ideate dall’artista Cumbo, sono ispirate alla cultura contadina, attraverso l’inserimento di elementi tipici come la ruota della macina in pietra, la vite senza fine del torchio in legno per la spremitura dell’uva, le quartare in terracotta. Tali elementi simbolici svolgono anche la funzione di basi che sorreggono un'estremità delle panche in marmo siciliano sulle quali troviamo incisi anche alcuni proverbi siciliani esemplari.
Quattro gruppi scultorei, ideati da entrambi gli artisti, con funzione anche di dissuasori stradali, sono stati realizzati in terracotta semirefrattaria rinforzata e pietra di Comiso e collocati su grandi basi di marmo ‘Botticino’. Tali opere si ispirano ai giochi d’altri tempi come “l’ammucciareddra”, il gioco della “Strummula”, “il telefono con i barattoli e lo spago”, il bambino con la fionda, il pastorello inginocchiato su una forma di "Primosale" che gioca con la sua carpetta, quest'ultima venne abbozzata dagli autori all'Expo di Milano nell'estate del 2015 davanti ad un pubblico internazionale. Tre steli commemorative polimateriche consistenti in tre grandi lastroni rettangolari a sviluppo verticale in pietra siciliana nel cui spessore sono state ricavate tre finestrelle quadrate per ciascuna stele.
All’interno delle finestrelle ‘galleggiano’ nel vuoto di resina epossidica trasparente alcuni elementi simbolici che hanno una precisa attinenza con i temi sviluppati: “L’emigrante”: il profondo legame affettivo che si instaura tra l’emigrante e il suo territorio d’origine viene simboleggiato da Cumbo con l’utilizzo di una grossa corda che attraversa verticalmentele le tre finestre. Tale corda si sfiocca alle due estremità a mò di radici su un paesaggio in pietra gialla che ricorda il territorio di Riesi e all’estremità superiore su una pagnotta. Al centro la corda (simboleggiante il cordone ombelicale) si sfilaccia rimanendo trattenuta da un sottile filo che resiste alla trazione. “Le miniere”: Tre minerali ‘galleggiano’ nel ‘vuoto’, lo zolfo e il gesso della miniera Trabia-Tallarita e il carbon fossile belga di Marcinelle. “Don Scuderi e Tullio Vinai”: I due personaggi emblematici, raffigurati con i loro ritratti di profilo in uno dei tre riquadri contribuirono fortemente, con le loro azioni concrete e il loro esempio, alla costruzione di un benessere materiale e spirituale della comunità riesina.
Tutte e tre le steli sono state dotate di sistemi di illuminazione a led per una suggestiva illuminazione notturna che andranno allacciati alla rete a cura dell’Amministrazione comunale.
La consegna ufficiale degli arredi è avvenuta lo stesso giorno in cui nella piazza si celebrava una manifestazione eno-gastronomica a cura di una emittente televisiva siciliana molto seguita e apprezzata