Pubblicato il: 05/06/2017 alle 14:26
"Ventiquattromila servizi di pattuglia nei 23 comuni della provincia nissena per il 2016, anno in cui i carabinieri hanno mantenuto costante il numero di arresti in flagranza e denunce in stato di libertà, il tutto in un contesto di calo della delittuosità complessiva". E' quanto emerso questa mattina nel corso del lungo discorso tenuto dal colonello Gerardo Petitto, comandante provinciale dei carabinieri nel corso della celebrazione del 203/o anniversario della fondazione dei carabinieri. Petitto ha tracciato in oltre le tre linee d'azione sulla quale si fonderà l'attività dei carabinieri per il futuro. "Sul fronte del volume degli organici, dopo un quindicennio di progressiva riduzione del numero di uomini in servizio ai reparti a causa del blocco del turnover per circa 10 anni e di turn over negativo per i successivi 5, il ripristino dapprima del turn over pieno e la ripresa degli arruolamenti già a partire dallo scorso anno, stanno consentendo un progressivo ripianamento delle carenze di cui tutte le Forze di polizia e l’Arma in particolare risentivano, specie in una provincia in cui è meno frequente la mobilità volontaria, limitata al personale che è originario di questa terra. Ciò sta consentendo anche un graduale abbassamento dell’età media, che invero è ancora elevata. Se questa tendenza sarà confermata c’è da aspettarsi un ulteriore incremento dell’attività di contrasto, frutto della maggiore disponibilità di risorse sul territorio. Il secondo aspetto su cui intendo soffermarmi è quello della ricerca continua di un rapporto positivo con la cittadinanza, laddove con questo aggettivo non alludo ad acquiescenza o adattamento remissivo, quanto piuttosto a quella “rassicurazione sociale” ingenerata da presenza costante, disponibilità all’ascolto, discrezione e sensibilità umana ma anche obiettività, imparzialità e rispetto delle regole che costituiscono i pilastri di un’Istituzione credibile e patrimonio di tutti. Da ultimo un cenno alle linee di contrasto intraprese, sulla scorta delle emergenze investigative e della raccolta delle denunce di reato, segnali delle sofferenze criminali che registra il territorio. Anche quest’anno un fenomeno pervasivo e ancora non risolto è quello dei furti di rame delle condotte aeree elettriche, che incide pesantemente sull’economia e pone in condizioni di forte disagio le popolazioni locali. L’Arma di concerto con la l’Autorità Giudiziaria stanno profondendo un grande sforzo per arginare e contrastare il fenomeno. In forte crescita sono i sequestri di piante di cannabis indica, a testimonianza del fatto che la Sicilia, con le sue vaste aree di terreni seminativi, è divenuta terra di elezione per la pratica delle coltivazioni di droghe, la cui offerta sul mercato era diminuita a causa della pressione delle forze di polizia in Calabria, tradizionale area di produzione della marijuana. Incisiva è anche l’azione di contrasto per impedire che soggetti stranieri si consolidino nel mercato dello spaccio, e in tale direzione noi Carabinieri, ma non solo noi, presidiamo costantemente le aree di incontro e sosta di cittadini extracomunitari, specie in questo centro, operando numerosi arresti e sequestri. Sul consumo di droga infine, di cui ultimamente si parla poco quasi ci fosse un’assuefazione sociale al fenomeno, intendo invece sottolineare l’impegno e lo sforzo profusoper contrastarne il dilagare, atteso che è evenienza costante che all’acquisto, spaccio e consumo di droghe sono associati delitti “satellite”, che destano poi risonanza e preoccupazione sociale, senza lasciarne intravedere le cause. Furti, rapine in abitazione, ferimenti e risse hanno troppo spesso, come comune denominatore, l’essere determinati dall’esaltazione derivante dal consumo di droga, ovvero rappresentano, spesso, la provvista economica per procacciarsela. Senza sottacere come tale fenomeno sia pressoché una costante abbinata ai reati commessi da minori:in questo senso e rovesciando la prospettiva, non horemore a descrivere il drogarsi come un vero e proprio furto di futuro ai danni delle nuove generazioni. Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata,senza necessità di proclami, in un tempo in cui si afferma l’inabissamento della mafia, divenuta liquida e perciò stesso poco appariscente e sfuggente, l’Arma ha la guardia tutt’altro che abbassata, per quanto anch’essa poco vistosa, conducendo un’azione sinergica con tutte le agenzie istituzionali coinvolte, in primis con l’Autorità Giudiziaria sul fronte investigativo, ma anche sul fronte preventivo e special preventivo con le altre forze di polizia, nei vari tavoli e gruppi di lavoro coordinati, stimolati e sempre ascoltati da una Prefetturavigile e sensibile. Anche la minaccia eversiva e di matrice confessionale è attentamente vagliata, non sottovalutando il benché minimo elemento, secondo un modello di reale coordinamento tra Forze di Polizia, che sul fronte informativo e preventivo ha dato positivi frutti, proprio da ultimo, in concomitanza con gli eventi e le manifestazioni svoltesi alcuni giorni fa nell’area orientale dell’Isola. Mi soffermo, infine, su un caposaldo dell’azione dell’Arma e che non perdo mai l’occasione di richiamare, anzitutto agli stessi Carabinieri che ho l’onore di comandare da quasi 2 anni: si tratta dell’azione preventiva, il cui cardine è dato dalla presenza di uomini e pattuglie sul territorio. I risultati di questa azione sfuggono alle statistiche e talvolta all’apprezzamento della gente e dei media, eppure è soprattutto grazie ad essa e alla tranquillità sociale che ne deriva che una comunità può aspirare e impegnarsi per progredire. Questo è il senso della continua ricerca tesa a massimizzare i servizi di prevenzione sul territorio, poiché ciò fornisce una superficie di contatto dinamica ed estesa, anche grazie al lodevole contributo dei colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Sicilia, impegnati nel piano d’azione “Trinacria”. L’impegno sin qui descritto si avvale dell’intervento dei reparti speciali, che completano, integrandola, l’azione dell’Arma sulla provincia. Essi si occupano di tutelare beni e diritti percepiti dai cittadini con crescente e sempre più ampia sensibilità: dalla sanità degli alimenti, alla salubrità dell’ambiente, alla sicurezza dei luoghi di lavoro, al libero godimento del patrimonio artistico. Dallo scorso mese di maggio, inoltre, opera in Sicilia uno Squadrone di Carabinieri Cacciatori, personale appositamente addestrato per operare in zone aspre e isolate, che hanno dato ampia prova di efficacia nelle zone impervie della Sardegna e della Calabria: essi costituiranno un valore aggiunto nel controllo dei territori più difficili, anche in questa provincia. Un caloroso riconoscimento desidero esprimere ai Carabinieri in congedo di questa Provincia, per la dedizione dimostrata e l’impegno profuso a servizio delle popolazioni locali e delle Istituzioni, complimentandomi da ultimo per la stipula di protocolli di collaborazione – a base esclusivamente volontaria e del tutto gratuita – con uffici giudiziari del Distretto, che stanno consentendo di alleggerire il carico burocratico delle cancellerie interessate. Il legame profondo, autentico e speciale di fiducia reciproca che lega gli uomini dell’Arma e il popolo siciliano sarà rinsaldato con la quotidiana dimostrazione di quell’efficienza e professionalità che da sempre rappresentano la cifra distintiva del Carabiniere. E’ con l’esempio concreto che realizzeremo la missione più impegnativa e appagante, quella di non disperdere questo prezioso patrimoniodi credibilità, ammirazione e affetto da parte degli italiani e dei siciliani".