Pubblicato il: 12/06/2017 alle 15:03
E' stato proclamato dal Nursind in data odierna lo stato di agitazione del personale dell'Asp di Caltanissetta con procedura di conciliazione e raffreddamento inviata al Prefetto di Caltanissetta per tutto quanto concerne arretrati economici di vario genere.
"Premesso che siamo stupiti di come l'ASP di Caltanissetta – dichiara il presidente regionale del Nursind Osvaldo Barba – abbia potuto deliberare una graduatoria parziale per gli aventi diritto agli arretrati delle progressioni economiche relative al 2015, siamo esterrefatti della totale mancanza di tatto rivolto dal management di Via Cusmano verso gli infermieri, i tecnici, i fisioterapisti, il personale di supporto che pur compongono la percentuale più grossa dei dipendenti. Cosa ancora più stupefacente è che nella graduatoria parziale di maggio vi figurano pochissime figure infermieristiche aventi diritto. Se da un lato intuiamo che attraverso questa operazione l'ASP abbia inteso rispettare, a modo suo, gli impegni assunti in pompa magno lo scorso 10 marzo e rispondere alla richiesta dei confederali nell'incontro in Prefettura, dall'altro ostenta una totale mancanza di rispetto e soprattutto di serietà – continua Osvaldo Barba – nei confronti di tutte quelle persone che aspettano con ansia la pubblicazione di una graduatoria ufficiale. Esattamente un anno fa, Nursind convocava l'ASP di Caltanissetta per motivi pressoché analoghi e, dal 13 giugno 2016 ad oggi, ben poco è cambiato. Rimangono molti insoluti come il saldo produttività del 2015, le indennità di dicembre 2016 e soprattutto l'attribuzione dei buoni pasto agli aventi diritto nonostante sia trascorso oltre un anno dalla pubblicazione del contratto integrativo aziendale firmato nel giugno scorso e mai messo in opera. Altissima la tensione dei dipendenti che, a ragion veduta, contavano per i mesi di maggio, giugno e luglio sulla corresponsione tanto degli arretrati fasce che del saldo produttività di cui oggi non vi è nessuna certezza. Per volontà dei nostri iscritti e dei tanti dipendenti che a noi si sono rivolti, questa volontà non intendiamo in alcun modo fare "passerella" dinnanzi al Prefetto. Ribadiremo fermamente la volontà che tutto quanto sopra venga saldato nei tempi precedentemente concordato e che ad Agosto, così come nella totalità delle aziende siciliane, venga corrisposto lo stipendio con relativi emolumenti accessori invece del solito ed insopportabile stipendio base. Gli ospedali non chiudono ad agosto. Non si capisce la ragione per cui un'amministrazione come quella diretta dal management di Via Cusmano può scegliere altresì di non ottemperare ad impegni economici nello stesso periodo. Intanto azioni di protesta seguiranno nei giorni a seguire in attesa della convocazione del Prefetto. La possibilità di uno sciopero a luglio è altissima e con essa i disagi che ne conseguiranno".