Nota del presidente di Italia Nostra, Leandro Janni, sul caso Ismaele La Vardera, il candidato sindaco di Palermo. "Una candidatura bluff – hanno scritto qualche giorno fa i giornalisti di Repubblica Emanuele Lauria e Romina Marceca – una riedizione in chiave social del Truman Show, con leader di partito e compagni di lista inconsapevoli di recitare soltanto una parte in una commedia. Il sospetto è che la discesa in campo di Ismaele La Vardera, già inviato della trasmissione Le Iene, alle elezioni a sindaco di Palermo sia stata solo una montatura, un espediente per girare un reality. In queste ore, nelle stanze della Lega e di Fratelli d’Italia, i due partiti del centrodestra che sostenevano La Vardera, sta montando la delusione e la rabbia. Giorgia Meloni ha negato la liberatoria per la diffusione delle immagini girate – pare anche di nascosto – dal giovane candidato e da un operatore di Milano che l’ha seguito in ogni momento della sua campagna elettorale".
Di seguito dunque la nota di Leandro Janni che parla anche di quella che, a suo modo di vedere, è una vera prorpia cantonata presa anche dall'onorevole Alessandro Pagano:
"Francesco Vozza, esponente palermitano del movimento Noi con Salvini – scrive Janni – dopo la colossale cantonata politica chiamata Ismaele La Vardera, accusa: "Ci sono responsabilità politiche del coordinatore di Noi con Salvini per la Sicilia occidentale". Ovvero Alessandro Pagano, deputato nazionale. Già. Ma che volete farci: una spiegazione, di quanto accaduto c'è. Alessandro Pagano, cresciuto e pasciuto alla corte di Forza Italia, un reality show più che un partito, non riesce più a distinguere tra realtà e finzione. Questo, sebbene negli ultimi tempi abbia fatto di tutto per dare un taglio al proprio passato politico. Ma, gli insegnamenti, gli indottrinamenti di re Silvio Berlusconi mica si dimenticano facilmente! Insomma: Pagano ha sbagliato. Anzi, ha preso una colossale cantonata. Però, a Silvio Berlusconi uno come Ismaele La Vardera sarebbe piaciuto certamente. Ecco".