Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa a firma del direttivo Straula che annuncia l'impossibilità quest'anno di organizzare il Sasizza Village che da dieci anni animava le estati sancataldesi:
+++SALTA IL SASIZZA VILLAGE 2017 – Noi ce l'abbiamo messa tutta ma andare contro gli ostacoli non è sempre facile.+++
Siamo costretti ad annunciare che per quest’estate non siamo più nelle condizioni di organizzare l’evento “Sasizza Village”: uno degli eventi estivi che nelle dieci precedenti edizioni ha riscosso interesse al punto tale che, oltre a rendere viva la città di San Cataldo in un periodo dell’anno in cui solitamente si svuota, ha fatto sì che diventasse meta di tantissimi giovani provenienti da tutta l’isola.
Come ogni anno abbiamo avviato per tempo l’iter burocratici per la edizione successiva carichi di un entusiasmo alimentato dalla certezza di un evento consolidato nel tempo e sempre riuscito tanto che, durante i nostri incontri in associazione, guadandoci negli occhi ci siamo detti che i tempi erano ormai maturi per fare il salto di qualità. Abbiamo così deciso di organizzare un evento degno della creatività e della capacità del popolo sancatadese.
Ambiziosi? No, semplicemente realisti!
Avevamo deciso i confermare, incrementare e rinnovare la nostra presenza presso la location ormai simbolo dell’evento, prevedendo un rinnovato stile che rendesse armonica la collocazione degli stand espositivi, del palco e delle svariate installazioni artistico-culturali e ricreative, permettendo la valorizzazione della fontana riportata in auge con suoi nuovi suggestivi giochi d’acqua e di luce, fontana, simbolo della villa comunale, tornata a splendere dopo interventi di restauro e ammodernamento, ma non ci è stato possibile!
Avevamo deciso di trasformare il “Sasizza Village” da sempre incentrato principalmente all'area food in un evento ancora più grande, che esaltasse la centralità geografica e culturale della nostra città e dell’entroterra isolano, ma non ci è stato possibile!
Avevamo deciso di alzare il livello di fama degli artisti, già di tutto rispetto, che calcano il palco del nostro evento, contattando musicisti già affermati in ambito internazionale; vale la pena sottolineare che, negli anni precedenti, chi si è esibito sul nostro palco non è stato da meno, anzi, in molti casi, abbiamo avuto l’intuito di coinvolgere gruppi che successivamente hanno dimostrato di avere le qualità artistiche per affermarsi e avere successo, ma anche questo non ci è stato possibile!
Avevamo contattato ristoratori e aziende di catering per far sì che l’area food, non fosse solo un angolo di ristoro paragonabile alla sagra, ma un luogo sempre a sfondo popolare, ma più gradevole ed accogliente. Un posto dove il banchetto dei cibi venisse associato al gusto dei vini provenienti dalla nostre cantine, ma non ci è stato possibile realizzarlo!
Di chi sono le responsabilità del mancato evento? Forse le prime sono le nostre, per averci creduto come sempre, per esserci affidati a chi in passato ci ha sempre sostenuto permettendone la riuscita.
Avevamo predisposto quasi tutto e già, a gennaio, avviato interlocuzione formali e non, con i soggetti istituzionali e privati che genericamente collaborano alla realizzazione dell’evento, ai quali non abbiamo chiesto nulla di più di ciò genericamente ci avevano assicurato in passato. Abbiamo incontrato diverse volte l’Amministrazione Comunale, alla quale abbiamo illustrato il nostro progetto e, come ogni anno, avevamo chiesto la fruizione della villa comunale, l’istallazione del palco modulare di proprietà del comune, i punti luce e i servizi garantiti: il service audio-video e il pagamento della SIAE. Ad onor del vero, sin da subito, ci è stato fatto comprendere, con garbo e tra le righe, che l’amministrazione stava attraversando una fase delicata causata dalla nuova normativa sui bilanci degli enti locali, che di fatto ha prodotto una situazione debitoria dell’ente accumulata d’anno in anno da ormai un decennio; pur non di meno ci era stato garantito che la situazione debitoria sarebbe stata “risanata” con l'approvazione di un piano di rientro e con l’approvazione dei rispettivi bilanci previsionali e, pur non promettendo nulla di preciso, ci sono state rese le necessarie rassicurazioni per andare avanti nell’organizzazione dell’evento. contando sul fatto che il comune avrebbe fatto di tutto per confermare ciò che in passato ha sempre garantito, bisognava semplicemente aspettare pochi giorni per avere certezze. Noi abbiamo aspettato prima giorni, poi settimane, fino a veder trascorrere interi mesi e, purtroppo, a tutt’oggi ancora non sono stati ancora approvati i bilanci; di più: all’ultimo ed ennesimo incontro con l’Amministrazione Comunale, avvenuto la scorsa settimana, ci è stato detto, finalmente in modo chiaro, che l’amministrazione avrebbe potuto garantire soltanto la fruizione della villa e il palco modulare, poiché forse il bilancio sarà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale solo a fine luglio.
Come tutti capirete la tempistica ci ha di fatto condannati. Già l’organizzazione dell’evento vacillava a causa dei continui rinvii e temporeggiamenti determinati dalla mancanza di certezze sulla riconferma dei servizi a nostra disposizione, noi avremmo gradito risposte, anche negative, ma non vaghezza fino a giugno. Oggi prendiamo atto che, alla già complessa ed onerosa organizzazione dell’evento, si aggiungono il costo del service audio-luci adeguato alle dimensioni dell’evento e il costo dei tre giorni di Siae, in più un' inaspettata richiesta da parte del comune di ulteriori oneri economici: diritti di segreteria, richieste formali in carte bollate, planimetrie redatte da tecnici abilitati (ulteriori costi), non tenendo nemmeno conto della nostra richiesta di patrocinio e che l’evento si sviluppa all’interno delle iniziative dell’Estate sancataldese, quindi dentro una cornice di eventi organizzati e monitorati dallo stesso Ente Comune.
Paradossalmente, se l’avessimo saputo prima, avremmo potuto rivedere l’organizzazione dell’evento provando a mantenere almeno lo standard dei precedenti Sasizza Village pur di non saltare l’edizione, oppure trovare soluzioni alternative di autofinanziamento per sostenere il nuovo progetto, oggi tutto viene compromesso e davanti al bivio saltare un giro o fare tutto e male, abbiamo preferito la prima soluzione, sapendo che il tempo impiegato sino ad ora non è assolutamente sprecato perché sarà il punto di partenza per la X+I edizione con il nuovo look per l'evento dell’anno organizzato dall’Associazione Straula.
Senza particolare polemica riteniamo comunque necessario dare un suggerimento a chi amministra la nostra città: trasparenza e tempistica nelle decisioni non possono essere solo slogan e parole al vento, vanno praticate nella quotidianità amministrativa, poichè sono elementi imprescindibili per il buon governo; temporeggiare e sperare nell’ "allineamento dei pianeti o addirittura nei miracoli", per poter dare una risposta sul da farsi è assurdo! appare un atteggiamento inadeguato che con superficiale approssimazione non prende una posizione, non ha il coraggio di saper dire di no laddove necessario, al fine di non inimicarsi fette di popolazione addirittura scaricando eventuali responsabilità del fallimento su terzi. Vorremmo sperare, ma arrivati a questo punto non siamo certi, che nessuno dell’Amministrazione Comunale abbia voluto intenzionalmente temporeggiare con il fine di far saltare un evento che coinvolge in tre giorni migliaia di concittadini, ma ci resta un forte dubbio sull’improvviso inasprimento dell’applicazione delle procedure autorizzative pretese dagli uffici comunali perché, se non fatto su misura e con una “particolare attenzione” verso l’evento da noi organizzato, rischia di compromettere la realizzazione di tutti gli eventi pubblici, religiosi e laici e di questo saremo attenti osservatori.
Noi non siamo abituati a fermarci dinanzi le difficoltà, il nostro è solo un rinvio dell’evento; anzi, cogliamo l’occasione di questo sfogo, per informare la città che abbiamo in cantiere altre idee ed iniziative per rendere viva la nostra comunità, che forse qualcuno vuol mantenere bella ma relegata ad un dormitorio dell’entroterra siculo, ma noi no di certo!