Pubblicato il: 01/08/2017 alle 14:19
Arrestato dalla Squadra Mobile di Caltanissetta il pentito agrigentino Giuseppe Tuzzolino. Gli uomini della Squadra Mobile guidati da Marzia Giustolisi lo hanno tratto in arresto su ordinanza del Gip, richiesta dalla Procura antimafia del capoluogo.
Tuzzolino è indagato di calunnia continuata e aggravata nei confronti dell’ex suocero, Lorenzo Baldo, ex assessore della giunta Sodano e di un magistrato di Palermo che avrebbe accusato falsamente di corruzione. Altra calunnia che viene contestata a Tuzzolino è quella nei confronti di un avvocato marchigiano e di un conoscente di quest’ultimo, che l’architetto agrigentino di 37 anni incolpava falsamente di avere progettato, su input di Matteo Messina Denaro e con il coinvolgimento della Banda della Magliana e del clan Casamonica di Roma un attentato per uccidere magistrati del distretto di Palermo.
Da qui la competenza della Procura di Caltanissetta a indagare. Approfondimenti della Dda condotti con la squadra mobile che hanno fatto emergere un quadro al momento sconcertante. Il pentito agrigentino che ha parlato di mafia e massoneria, di servizi segreti deviati e di politici e burocrati di tutta la Sicilia, aveva un sistema collaudato e insidioso di agire, stando alle accuse mosse dal capo della Procura di Caltanissetta, Amedeo Bertone.
La tecnica collaudata era questa: partendo da dati oggettivamente veri, attinti da “fonti aperte”, dunque riscontrabili, Tuzzolino “ha artatamente riferito di collegamenti con argomenti e figure di interesse investigativo al fine di rendersi prima facie credibile, ponendo in essere, a tal fine, un incessante lavorio finalizzato all’evidente tentativo di accreditarsi”.
(Fonte Alberto Sardo, Radio Cl1 – L'articolo completo su https://www.radiocl1.it/web/news/primo-piano/nel-vortice-delle-sue-stesse-accuse-pentito-tuzzolino-arrestato-dalla-squadra-mobile-caltanissetta/)