Il generale Khalifa Haftar, rivale del premier libico Fayez al Sarraj e 'uomo forte' del
governo di Tobruk, avrebbe ordinato alle sue forze aeree di bombardare le navi militari italiane che sconfineranno in territoriali libiche su richiesta di Sarraj. Lo ha riferito la tv Al Arabiya secondo cui sarebbero escluse dall'attacco solo le navi commerciali. La minaccia proprio oggi giorno in cui è giunta nelle acque libiche la nave della marina italiana 'Comandante Borsini', pattugliatore d'altura per attività operativa 'a medio raggio' in grado di operare circa 10 giorni consecutivi senza rifornimenti.
Ma fonti governative italiane hanno giudicato "inattendibile" e "infondata" la notizia.
Il giallo della minaccia di bombardamento da parte del generale Haftar arriva dopo che l''Aula della Camera aveva dato il via libera alla risoluzione di maggioranza sulla missione navale di supporto della Guardia costiera libica, decisa la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri. I voti favorevoli sono stati 328, quelli contrari 113, 22 gli astenuti. Nella risoluzione approvata, primo firmatario Fabrizio Cicchitto, sono state recepite alcune parti della mozione a prima firma di Renato Brunetta e di Mdp, a prima firma Eleonora Cimbro. Il resto delle mozioni è stato respinto.
Il documento ha ottenuto i voti favorevoli di Forza Italia, mentre in Mdp ha votato no Arturo Scotto. Il gruppo di Fratelli d'Italia si è astenuto. Il Aula, il deputato di Mdp Carlo Galli ha motivato la scelta di sostenere la risoluzione "in un'ottica di assunzione di responsabilità nazionale, più che di specifica fiducia nell'esecutivo" e ha sottolineato anche il voto "a favore della propria risoluzione nella quale si dà alle Ong il giusto riconoscimento che troppi oggi tendono a criminalizzare". "Un appoggio – ha spiegato il deputato – articolato del tutto legittimamente nel nostro gruppo nel quale ci sono sensibilità diverse".
Sensibilità diversa è sicuramente quella di Scotto, che in un lungo post su Facebook scrive di "tragico errore". "Il Mediterraneo – attacca Scotto – è tornato ad essere al centro della storia (…). È questa, di nuovo, la faglia sulla quale l'umanità sta giocando il proprio destino. Tra nord e sud del mondo. Tra guerra e pace. Tra transizione ecologica e sconvolgimenti climatici. Tra migrazioni e resistenze (…). A me pare, invece, che gli orientamenti e le decisioni assunte dal governo sulla libia, e il relativo dibattito parlamentare, siano piuttosto condizionati da altre faglie, onestamente di assai minore entità, che riguardano la polemica giornalistica e la campagna elettorale".
Il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, parlando ai giornalisti a Montecitorio aveva annunciato il voto favorevole alla risoluzione "solo per senso di responsabilità, noi vogliamo stare vicini ai nostri militari, ai nostri marinai. Senso di responsabilità dopo i disastri compiuti dal governo Renzi–Gentiloni sulla vicenda tragica dei migranti, dopo l'aver assunto come impegno che tutti gli sbarchi avvenissero in Italia. In ogni caso abbiamo chiesto, con grande determinazione, che il governo torni in Parlamento entro la prima decade di settembre a riferire sullo stato di attuazione della missione, per vedere se ha funzionato o se è solo, come temiamo, fuffa, un imbroglio ulteriore per nascondere il fallimento sulla politica migratoria e sulla politica estera dei governi di sinistra. L'Italia è, purtroppo, sempre più isolata e siamo di fronte a una missione inconsistente".
Dell'astensione di Fdi parla ai cronisti Giorgia Meloni: "Dopo aver riempito l'Italia di immigrati clandestini oggi il Pd arriva in aula e sostanzialmente ammette di aver sbagliato tutto e ammette che avevamo ragione noi pericolosi populisti.
Fratelli d'Italia ha scelto di astenersi sul provvedimento perché la missione ha dei contorni troppo poco chiari per un voto favorevole, ma volevamo comunque dare un voto di incoraggiamento al governo perché per la prima volta ammette che bisogna bloccare i flussi migratori". (Repubblica.it)