Pubblicato il: 10/08/2017 alle 11:49
I Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, nella serata di ieri, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 46 anni, gelese, operaio, G.P. le sue iniziali, per sequestro di persona e lesioni personali aggravate.
Il terribile pomeriggio per la donna era iniziato allorquando il marito in stato di alterazione psicofisica, durante un’ennesima discussione per futili motivi, aveva deciso di trattenerla in casa contro la sua volontà ed aveva iniziato a minacciare di morte la donna ripetutamente e ad usare violenza nei suoi confronti. Neanche l’intervento del figlio della coppia era riuscito a bloccare l’uomo che colpiva ripetutamente la moglie con alcune suppellettili. I vicini, richiamati dalle urla, hanno avvisato il numero di emergenza del 112. L’operatore della centrale operativa con professionalità, compresa la gravità della situazione ha subito inviato le pattuglie dell’Arma sul posto, cercando contestualmente di mettersi in contatto con la vittima. I militari, giunti sul posto, hanno subito soccorso la donna e compresa la situazione e ricostruita la vicenda hanno immediatamente immobilizzato l’uomo traendolo in arresto. La vittima è stata trasportata all’ospedale di Gela dove sono state riscontrate ferite agli arti inferiori con 30 giorni di prognosi.
L’uomo, tradotto in caserma, è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria in attesa di giudizio per lesioni e sequestro di persona aggravati dalla presenza di minori che hanno assistito alle violenze.
La donna è stata assistita e confortata ed informata delle tutele di legge e delle modalità di accesso a strutture protette. L’Arma sottolinea come il coraggio che le vittime di violenza trovano nel recarsi a denunciare i fatti sia sempre più confortato da un sinergico sistema assistenziale delle istituzioni volto alla tutela delle stesse.