Pubblicato il: 21/09/2017 alle 10:38
I carabinieri di Gela hanno arrestato il ventiduenne Stefano Trubìa per possesso illegale di un'arma artigianale. Dopo l’arresto di poche settimane fa di un soggetto trovato in possesso di un arsenale composto da tre pistole modificate e numerose munizioni di vario calibro, ancora un’operazione dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela contro la criminalità nelle zone più calde della città. I militari dell’Arma del Nucleo Operativo e Radiomobile nella serata di ieri, in via Stravinskji, non si sono fatti sfuggire l’atteggiamento guardingo e sospetto di due giovani gelesi, volti noti alle Forze dell’Ordine. I soggetti sono stati controllati dalla pattuglia e, visto l’atteggiamento ed i precedenti, perquisiti. Nell’auto di uno dei ragazzi, appunto Stefano Trubìa, è stato trovato un cilindro in metallo, sapientemente modificato e pronto a fare fuoco con un proiettile cal. 7,65 già incamerato. Nell’auto è stato inoltre trovato un altro proiettile dello stesso calibro.
Da una prima analisi speditiva, è risultato trattarsi di una arma da fuoco rudimentale, fatta artigianalmente clandestina e non comune, dotata di un vero e proprio congegno meccanico di sparo, composta da una canna e un percussore a molla per caricare il colpo.
L’arma è stata sequestrata ed il giovane arrestato e trasferito in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Gela in attesa di giudizio.
Sono ora in corso ulteriori accertamenti balistici, che verranno svolti da parte dei Carabinieri del RIS, tesi a stabilire se l’arma sequestrata possa essere stata utilizzata in altre occasioni. Con l’operazione di ieri, i Carabinieri ritengono di aver tolto dalla strada un pericoloso elemento orbitante ai margini della criminalità gelese e, soprattutto, un’altra arma pronta a sparare. Rimane sempre alta la guardia e l’attenzione delle Forze dell’Ordine e della Magistratura al riguardo e fondamentale risulta la collaborazione ed il senso civico di tutta la popolazione a collaborare per garantire, sempre di più, una maggiore sicurezza collettiva.