Pubblicato il: 15/11/2017 alle 16:50
Costituisce una prerogativa per l’affermazione della legalità negli Enti pubblici, la formazione del personale dipendente sull’applicazione delle strategie di prevenzione e contrasto ai fenomeni corruttivi e delle norme che disciplinano la trasparenza.
Un aspetto questo sul quale l’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Massimiliano Conti intende investire per qualificare ulteriormente i dirigenti, i funzionari ed i dipendenti dell’Ente che operano in uffici particolarmente esposti al rischio della corruzione e che come tali devono essere messi in grado di intervenire con l’attuazione di disposizioni in materia volte a prevenire e reprimere la corruzione e l’illegalità.
La Giunta comunale infatti, su iniziativa del primo cittadino e del vice sindaco Pietro Stimolo, delegato alla legalità e trasparenza, ha deliberato l’approvazione di un protocollo d’intesa tra la Città metropolitana di Catania e di Comuni ricadenti nel territorio, per la gestione coordinata della formazione specialistica del personale dipendente che opera nelle aree a rischio e relativamente alle materie concernenti la prevenzione della corruzione.
Sono 18 infatti, i dirigenti, i funzionari ed i dipendenti del Comune di Niscemi (nella foto insieme al vice sindaco Pietro Stimolo ed al segretario generale Luigi Bronte), che ieri hanno iniziato a frequentare a Catania, presso il Centro congressuale fieristico culturale “Le Ciminiere”, un corso anticorruzione costituito da due incontri formativi promossi dalla Città metropolitana di Catania e che si svolgerà anche venerdì.
Al termine del corso anticorruzione, i dipendenti pubblici dei vari Comuni aderenti al protocollo d’intesa con la Città metropolitana di Catania, verranno in possesso delle conoscenze legali, organizzative e tecnologiche relative alle tematiche in materia di anticorruzione e trasparenza nella pubblica amministrazione.
La Giunta comunale ha recentemente rimodulato l’organigramma tecnico e burocratico dell’Ente dimezzando le Ripartizioni da 6 a 3, ovvero “Amministrativa, Contabile e Tecnica” e con un risparmio per le casse comunali di circa 30 mila euro annui.
Una nuova organizzazione degli uffici che consente la concentrazione di servizi in uniche strutture e senza che i cittadini si spostino più da un ufficio all’altro.