Pubblicato il: 16/11/2017 alle 12:52
"Chiediamo le dimissioni immediate del sindaco Giovanni Ruvolo, se ciò non avverrà la nostra sarà un'opposizione dura". E' quanto dichiarato da consiglieri ed ex assessori del Partito Democratico questa mattina in conferenza stampa. Dopo le dimissioni di Ivo Cigna e Ilaria Insisa il Pd va ancora avanti senza più voltarsi indietro ed annuncia l'uscita dalla maggioranza.
"Si tratta di passaggi dolorosi – ha dichiarato Ivo Cigna – ma coerenti con i nostri valori e principi. La rottura nel corso del consiglio comunale di giovedì scorso segna la fine dell'alleanza per la città e del progetto che volevamo portare avanti. Abbiamo per diverso tempo cercato di portare sulla retta via il sindaco Giovanni Ruvolo, ci abbiamo provato in 1000 modi prima con una giunta tecnica, poi con l'azzeramento e infine con una giunta politica ma nulla è cambiato visto che il timoniere era sempre lo stesso. Qualcosa siamo riusciti a fare ma sulla pianificazione generale continuavamo ad arrancare. Noi non vogliamo fare né gli errori del partito a livello regionale e né tanto meno vogliamo rimanere attaccati alla poltrona e così nel giro di poco tempo abbiamo deciso di dimetterci. Molte delle nostre iniziative sono state stoppate come per esempio l'Ufficio Europa o la partecipazione, mai realizzata visto che il Polo Civico non rende partecipe delle proprie decisioni. Sull'ufficio stampa la nostra posizione era completamente diverse. E così quando il personalismo viene prima di tutto non si può gestire la cosa pubblica. E non dimentichiamo che uno dei cavalli di battaglia e il motivo per cui questa amministrazione comunale ha vinto era la volontà di rivalorizzare il centro storico. Su questo punto la posizione del Partito Democratico è stata chiara da sempre, ancor prima della pedonalizzazione bisognava fare le giuste compensazioni oltre che un'azione concreta di ripopolamento. Certo ormai non si può tornare indietro"
"Il Partito Democratico – ha dichiarato Francesco Dolce – chiede le dimissioni immediate del sindaco – anche in virtù delle sue dichiarazioni visto che Ruvolo ha sempre sostenuto che venendo meno l'alleanza si sarebbe dimesso. Noi abbiamo dimostrato la nostra coerenza, adesso tocca a lui. Avremmo potuto fare questo passaggio prima delle elezioni regionali e invece abbiamo aspettato e ciò che è successo giovedì è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso".
Il presidente del consiglio Leyla Montagnino ha sottolineato "Sono qui in qualità di componente del Partito Democratico di cui condivido in pieno la linea. E' ovvio che ormai da tempo non si respirava più un'aria positiva, né propositiva o fattiva. E' chiaro che gli errori ci sono stati anche da parte nostra e per le cose che non hanno funzionato in questi anni anche noi ci prendiamo la nostra responsabilità. L'autocritica c'è e il Partito Democratico è sempre stato in grado di farla. Per quanto riguarda il consiglio comunale di giovedì, durante il quale il sindaco ha lasciato l'aula, da presidente del consiglio ritengo sia stata una grave mancanza di rispetto nei confronti di tutti. Ovviamente – ha concluso Leyla Montagnino – come presidente del consigliio continuerò ad essere organo di garanzia e imparziale di tutto il consiglio comunale".
Il consigliere comunale Giuseppe Gruttadauria ha sottolineato come nell'ultimo tempo sia venuta meno "l'armonia nelle scelte che ha portato alla situazione atttuale in cui mancano le condizioni minime per proseguire questa alleanza".
"Di partecipato – ha detto l'ex assessore Ilaria Insisa – in questa amministrazione c'è veramente poco. Solo gli atti del Polo Civico e dell'Udc sono stati portati avanti. Ci è stata sollecitata più volte la partecipazione ma guarda caso questa partecipazione veniva meno ogni qual volta volevamo portare avanti iniziative relative al nostro programma. Il Partito Democratico non può e non deve soggiacere a dinamiche che sono molto spesso sciagurate. Non ho mai sentito parlare di programmi a lungo termine per la programmazione e progettazione di una città che possa diventare quanto più inclusiva e accogliente possibile. La politica è stata sempre stoppata da interessi personalistici. La visione di un sindaco di una città di 63 mila abitanti non si può ridurre alla visione delle sagre di quartiere".
"Mi piace sottolineare – ha dichiarato Annalisa Petitto – che il Partito Democratico in questi anni paradossalmente è stato sempre messo sul banco degli imputati dal Polo Civico che addirittura è arrivato ad accusarci di clientelismo e favoritismi personali. Capisco che quando non vi sono motivazioni sufficienti per controbattere si tenda a screditare gli altri. In realtà chi ha guidato in maniera personalistica questa giunta è proprio il Polo Civico che spesso abbiamo anche dovuto difendere dai giudizi legittimi dell'opposizione. Penso al regolamento sulla Scarabelli, sul Teatro, sulla partecipazione, per i quali il Polo Civico si è guardato bene dal condividere con gli alleati, e dire che si trattava di beni della città".
Accuse pesanti anche da parte del consigliere comunale Luigi Romano. "Le uniche telefonate ricevute – ha dichiarato – sono state quelle in cui mi si chiedeva se fossi stato presente per votare. Noi siamo sempre stati coinvolti solo quando si trattava di assicurare un voto in consiglio comunale e adesso ovviamente sei consiglieri che passano all'opposizione avranno un peso non indifferente. Questa è un'amministrazione comunale troppo lontana dalla città e dai cittadini". Infine Lugi Romano ha ringraziato Ivo Cigna e Ilaria Insisa che "con le loro dimissioni hanno dimostrato grande senso civico e di responsabilità"