"Vaccinarsi fa bene ed è l'unico modo per evitare gravi conseguenze in bambini, anziani e soggetti a rischio". E' quanto affermato questa mattina dai medici presenti all'evento di presentazione della campagna di vaccinazione per il 2017. Target prioritario della vaccinazione è quello di età pari o superiori ai 65 anni, soggetti a rischio di tutte le età – superiori a 6 mesi – affetti da patologie croniche debilitanti, le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e soggetti di primario interesse collettivo. Il periodo più opportuno per la vaccinazione è proprio quello compreso tra Novembre e Dicembre: il vaccino diventerà efficace dopo circa due settimane dal momento della vaccinazione, e i picchi epidemici si verificano di solito tra la fine di dicembre e i primi di febbraio. Anche quest'anno l'obiettivo della campagna di prevenzione è quello di vaccinare il maggior numero possibile di persone a rischio e di ridurre il numero di complicanze dell'influenza e dell'ospedalizzazione, di evitare il contaggio ai soggetti con patologie croniche e di limitare il più possibile la diffusione del virus tra gli operatori addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo. Il Direttore Generale, Carmelo Iacono, aveva già rassicurato la popolazione sulla sicurezza dei servizi offerti auspicando una massiccia adesione alla vaccinazione sia della popolazione che del personale sanitario e parasanitario delle strutture pubbliche e private. "Quest'anno si evince già dai primi dati che sta andando meglio rispetto all'anno scorso – ha dichiarato questa mattina il direttore sanitario Marcella Santino – e l'invito è ancora una volta a vaccinarsi. La diminuzione delle vaccinazioni lo scorso anno è stata una delle cause del mancato aumento della vita media. Il trend in crescita, infatti, per la prima volta ha subito un arresto. Il nostro livello di benessere è cambiato in meglio grazie soprattutto alle vaccinazioni e queste "fake news" sui vaccini non fanno che intaccare i successi finora raggiunti dalla medicina". Francesco Iacono, direttore dell'Unità Operativa di Sanità Pubblica Epidemiologia e Medicina Preventiva ha rassicurato la popolazione sul fatto che il vaccino influenzale è uno dei più sicuri invitando, oltre i soggetti a rischio, anche i lavoratori dei servizi pubblici essenziali. "Speriamo – ha sottolineato Francesco Iacono – di raggiungere una copertura maggiore rispetto all'anno scorso in cui ci siamo fermati al 50 per cento mentre il ministero raccomanda un minimo del 75%. Anche se Caltanissetta ha registrato uno dei dati migliori. Stiamo facendo uno sforzo umano in tutta la provincia, soprattutto a Gela dove vi sono famiglie con 4 o 5 bambini mai vaccinati e dunque non censiti". Presente anche il presidente regionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), Salvatore Margherita, che si è soffermato sulla vaccinazione dei bambini. "I bimbi – ha sottolineato il pediatra – insieme agli anziani sono i soggetti più deboli. Siamo riusciti a far inserire nel decreto regionale anche l'obbligo di vaccino per coloro che sono a stretto contatto con bambini fino a 6 mesi. L'influenza nel bambino può dare complicazioni anche gravi: otite, bronchiti, broncopolmoniti, raramente sindrome di Reye e pancreatriti". Giovanni D'Ippolito, presidente dell'ordine dei medici provinciale di Caltanissetta ha sottolineato l'impegno dell'ordine sul fronte delle vaccinazioni. "La federazione dell'ordine dei medici ha messo on line un sito – ha spiegato D'Ippolito – dove è possibile reperire informazioni e evidenze scientifiche proprio contro la fake news. Abbiamo fatto dei corsi anche con i colleghi per divulgare l'importanza dell'obbligo delle vaccinazioni e poi un anno fa è stato deliberato dall'ordine nazionale che qualsiasi medico antivaccino fosse radiato dall'ordine e in Italia si sono registrati ben 4 casi". Antonio Bonura, direttore del dipartimento di prevenzione ha ringraziato la direzione generale per la sensibilità mostrata in tema di vaccinazione sottolineando che il virus influenzale può avere gravissime complicazioni soprattutto per i soggetti a rischio. Presenti anche per le forze dell'ordine Salvatore Di Benedetto, medico capo della questura e il tenente colonnello dei carabinieri Antonio Restuccia. "La polizia di stato – ha sottolineato Di Benedetto – ha aderito anche grazie al supporto umano della dottoressa Rosanna Milisenna. Da un punto di vista tecnico sanitario anche noi patiamo l'effetto delle fake news e quindi ribadisco che i medici sono gli unici titolati a dare informazioni dal contenuto scientifico e medico. Vaccinarsi e fare campagna attiva è un atto di intelligenza ma anche di amore e civiltà perché l'immunità di gregge protegge anche coloro che non hanno gli strumenti per poterlo fare". Infine il tenente colonnello Antonino Restuccia: "Gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri – ha sottolineato -su base volontaria, svolgendo un servizio pubblico di primario interesse collettivo, partecipano alla profilassi. Il tutto d'intesa tra l'Asp e la Sanità Militare".