Pubblicato il: 23/11/2017 alle 18:38
"Ho piu’ volte sottolineato il perché io mi sia candidata nel polo “civico”. Ho sposato un progetto, un programma elettorale che ho condiviso. Con grande entusiasmo e con un alto livello motivazionale, ho accettato la carica di consigliere comunale di Caltanissetta.
Io mi definisco una donna caparbia, passionale e come molte donne mi batto sempre per ciò che ritengo giusto, anche se tutto ciò talvolta risulta scomodo. Sono fortemente rammaricata, in primis per la mia amata citta’, nel dover ammettere che il progetto civico è fallito e che il programma elettorale è stato quasi del tutto disatteso.
Mi preme sottolineare cosa sia per me il civismo. Il civismo dovrebbe riconoscere: qualità, competenza approfondimento, onestà, apertura, dialogo, confronto, condivisione e fare politica in maniera partecipativa. All’interno del polo non ho trovato nulla di civico, nulla degli elementi sopra riportati, ma solo un movimento mascherato. Il tutto avvalorato dalla costituzione della “banda ruvoliana”, rappresentata in primis dalla trasparente consigliera Giugno e dal “coerente” pentastellato La Rocca.
Da quando mi sono insediata, ritengo che i sopracitati consiglieri siano stati per nulla presenti, non solo nel lavoro all’interno delle commissioni consiliari, nelle quali ho dovuto più volte per forza maggiore supplire, ma anche in importanti incontri cittadini promossi dallo stesso Polo civico, giustificando le loro assenze con impegni professionali che esulavano dal ruolo di consigliere comunale!
Ma mi domando: come mai questi consiglieri assenti, privi di iniziative concrete siano stati sempre giustificati dalla “banda ruvoliana”? Come mai a fronte dell’ inerzia del consigliere La Rocca nel suo ruolo di capogruppo, la leadership del polo non ha rivisto le proprie scelte ? Perché la sottoscritta Giada Ambra sempre pronta e attiva dentro e fuori le mura istituzionali, è stata costantemente tacciata e perseguitata dal gruppo hitleriano?
Superfluo dire che i soldatini ruvoliani non denuncerebbero mai all’ opinione pubblica il clima di forte conflittualità che si respira all’interno del movimento e quel modus operandi piu volte aspramente criticato dagli stessi
Se il giudicare, demonizzare l’operato della consigliera Ambra, potrà dare dei privilegi ai soldatini ruvoliani, come il rendersi visibili, la possibilità di esaltare il loro ego, allora sarò per prima io a consigliargli di continuare questo teatrino.
Personalmente, in questo momento così difficile e critico per la nostra città, ho altro a cui pensare, il mio unico obiettivo è dare un fattivo e responsabile contributo. Raccolgo energie grazie a quei tanti concittadini e a quei consiglieri comunali che mi hanno manifestato affetto e solidarietà e che mi sento di ringraziare".