Alla scuola Samuraj Dojo del maestro Alfonso Torregrossa il bullismo si combatte con le arti marziali
“Sono molti i genitori che si rivolgono a Noi per sconfiggere il Bullismo – racconta Alfonso Torregrossa – il nostro compito di Educatori è insegnare ai bambini dai 4 anni in su a interagire con i coetanei, educandoli a comportamenti positivi e facendo emergere la forza positiva del gruppo. Uniti si vince , questa è la filosofia alla base dei nostri corsi svolti alla asd Samurai Dojo , grazie ai nostri corsi specifici molti bambini e ragazzi hanno sconfitto il Bullismo ! Purtroppo le “vittime” dei bulli sono sempre ragazzi che si mostrano introversi, timidi, poco sicuri di sé, incapaci di difendersi , non basta suggerire loro di rivolgersi agli insegnanti o ad un adulti in caso di aggressione o di vessazioni varie. In questo modo non li si aiuta a far crescere l’autostima e la sicurezza. Tutt’altro; si creano i presupposti di una dipendenza continua da un’altra persona, che può essere ancora oggetto di scherno e di derisione da parte del gruppo dominante . La nostra proposta con le Arti Marziali insegnate nella nostra Scuola asd Samurai Dojo si pone come mezzo di prevenzione di quegli episodi incresciosi che destabilizzano i rapporti tra coetanei in un momento molto delicato della loro crescita. In questo modo si conferisce ai ragazzi più deboli la possibilità di acquisire più sicurezza nelle relazioni interpersonali e ai più intraprendenti di controllare la propria esuberanza. Le Arti Marziali , insegnate da chi ne ha realmente competenza ed esperienza non sono , come molti pensano, solo una disciplina da combattimento; sono invece un metodo educativo che allena la mente e il corpo dei giovani a fronteggiare situazioni nuove e impreviste. La pratica delle Arti Marziali sono un esempio, molto efficace, di come sia possibile affrontare un problema educativo specifico non solo con teorie e bei proponimenti, ma attraverso il coinvolgimento pratico dei giovani che così imparano a conoscersi e ad apprezzarsi nelle loro diversità. A parte tutte le strategie che la scuola, gli insegnanti e gli esperti possono e devono mettere in pratica, l’unica cosa che realmente può aiutare la vittima a difendersi dal bullismo è praticare arti marziali per la sicurezza che si acquisisce attraverso le arti marziali e la consapevolezza di avere una possibilità di difesa. Dalla nostra esperienza è emerso un dato molto importante: è molto raro che i bambini o i ragazzi che praticano arti marziali fin da piccoli e diventino vittime di bullismo, così come è raro che ragazzi che praticano arti marziali diventino bulli. Dobbiamo però ricordare che il bullismo non è solo quello fisico, e il fatto di saper utilizzare le arti marziali potrebbe tutelare il bambino dalle prepotenze fisiche, ma potrebbe essere comunque vittima di bullismo psicologico e sociale: emarginazione, isolamento, calunnie, accuse. Èper questo che diventa di fondamentale importanza acquisire, attraverso la pratica delle arti marziali ed un ottimo Maestro, una buona autostima. Un bambino con una buona autostima, infatti, difficilmente viene emarginato o preso in giro. La presenza di un ottimo Maestro che deve innanzitutto lavorare sull’autostima, sulla capacità di controllare rabbia e aggressività ed insegnare che le arti marziali sono una disciplina e una filosofia da apprendere attraverso allenamento, lavoro e sacrificio, e non un’arma da combattimento da apprendere in poche settimane. Scegliere un buon maestro, che sia empatico e sappia approcciarsi con i bambini. Il bambino non deve essere costretto a praticarle (i bambini costretti dai genitori possono essere comunque vittime perché non sviluppano una buona autostima). Il bambino deve incominciare a praticarle presto, in genere con l’inizio della scuola primaria, cioè prima di diventare vittima di bullismo, poiché una volta diventata vittima è molto difficile riprendere il controllo dell’autostima, anche praticando arti marziali. Scegliere, con uno o più Maestri, l’arte marziale più adatta al bambino”.