Pubblicato il: 01/07/2013 alle 15:05
Una domenica particolarmente intensa per l'automobilismo siciliano, anche troppo: considerate le poche risorse economiche in campo, bisognerebbe fare di più per evitare le troppe concomitanze. Il 30 giugno infatti, oltre ad una serie di manifestazioni minori, si sono disputate la cronoscalata Monte Erice Storica (Trapani), valevole per il campionato Italiano di categoria, il “Superslalom sperimentale” a San Piero Patti (ME), e la seconda prova del Campionato Regionale Velocità Sperimentale a Pergusa (Enna), che è stata di certo la più penalizzata.
Pergusa – Assistere infatti a due gare con otto partenti ciascuno lungo i quasi cinque chilometri dell'lanello pergusino non è certo esaltante (a proposito: che fine ha fatto l'lacqua del lago quasi in secca?). A dare spettacolo nella prima gara riservata alle Minicar, le sempre amate vecchie bicilindriche della Fiat, ci hanno pensato i piloti, soprattutto i quattro che hanno preso subito un buon margine battagliando tra loro e scambiandosi più volte di posizione: Luigi Parello, Giuseppe Marino, Giovanni Vicari e Calogero Carlino.
Quest'ultimo dopo un paio di giri ha perso il contatto e sono stati gli altri tre a dare spettacolo con Parello a fare da lepre forte di un motore davvero strepitoso; a tre giri dalla fine ha ceduto invece il motore di Marino (a lui la soddisfazione del giro più veloce) ed al penultimo giro Vicari ha lanciato il suo attacco a Parello, superandolo. Ma la sorte aveva altri progetti, e quando mancava solo l'ultima chicane da percorrere Vicari è stato costretto a rallentare per un indurimento del motore e Parello ne ha approfittato per balzare di nuovo al comando e far sua la gara. Nel secondo raggruppamento sono state racchiuse tutte le altre vetture iscritte, anche con notevoli differenze di prestazioni, ma non c'era altro metodo per disputare la gara: all'Ente Autodromo va infatti dato atto di aver fatto di tutto per promuovere l'avvenimento, con tasse di iscrizione abbordabili. Giovanni Carfì (Bmw M3 E36) non ha avuto rivali ed ha doppiato tutti, alle sue spalle (si fa per dire..) Francesco Caramazza (Renault Clio), nonostante abbia percorso l'ultimo giro senza la gomma anteriore sinistra per una foratura ed abbia concluso con quel che restava del cerchio. Terzo Vito Mauro (Peugeot 205) che per tutta la gara ha dato vita ad un accesissimo duello con Carmelo Mannino (Peugeot 106) che si era risolto a favore di quest'ultimo con un contestato sorpasso alla staccata della chicane “Riviera”, ma la direzione gara, visionato il filmato dell'accaduto ha assegnato dieci secondi di penalità al pilota catanese, che è passato all'esterno della pista per non tamponare Mauro che gli aveva chiuso la porta.
Erice – La novità interessante è che da quest'anno alle gare per auto storiche vengono ammesse anche un massimo di trenta vetture moderne, tra queste ad Erice si è imposto Mauro Cacioppo (Mitsubishi Lancer Evo X) davanti a Salvatore Macrì (Alfa 147) e Bartolomeo Mistretta (Renault Clio), rallista affezionato ai tornati di Erice. Giù dal podio Gaspare Campo (Ford Escort Cosworth), Farace Crispino (Fiat Uno) e Giuseppe Barbagallo (Renault 5 Gt Turbo), questi ultimi autori di prestazioni da ricordare. Tra le Scuderie vittoria della Catania Corse.
Tra le storiche non viene mai redatta una classifica assoluta ma si gareggia in base all'anno di produzione delle vetture in tre raggruppamenti, anche se gli occhi di tutti erano puntati al terzo dove un grande Totò Riolo (Osella PA6) ha preceduto sul traguardo Stefano Di Fulvio (Osella PA9) per soli 556 millesimi sulle due manches! Terzo gradino del podio per Roberto Turriziani (Osella). Nel primo raggruppamento vittoria di Giovanni Rosi (Chevron B 16) davanti alle Porsche 911 di Mimmo Guagliardo e Gaetano Gioè; nel secondo raggruppamento invece si è imposto Sandro Filippone (Porsche 911) davanti alla vettura gemella condotta da Claudio La Franca, terzo Casimiro Piazza (Bmw 2002 ti).
San Piero Patti – 105 i partenti alla “Mini salita” di San Piero Patti e questo è già un vero successo: vittoria del presidente della Giarre Corse Orazio Maccarrone (Gloria) con un buon margine sul rientrante Domenico Polizzi (Elia Avrio); terzo gradino del podio per Rosario Miano (Elia Avrio). In questo tipo di gare sperimentali vengono stilate due classifiche, separando le vetture spinte da motori motociclistici: nella assoluta riservata alle vetture convenzionali si è imposto Bruno Fallara (Fiat 127), autore di una eccellente prestazione che lo avrebbe inserito in settima posizione nella ipotetica “assoluta” comune. Lo specialista calabrese ha preceduto Michele Ferrara (Renault Clio) ed Alfredo Giamboi (Fiat X1/9).
Giarre – Da segnalare infine il 19° raduno riservato alle Renault 5 organizzato dal Giuseppe Rapisarda, presidente del club di Santa Venerina (CT) con il patrocinio della Pro Loco di Giarre: ben 40 le berlinette francesi presenti con anche qualcuno venuto appositamente da Como. Davvero una grande passione.