Pubblicato il: 11/09/2013 alle 14:48
Mentre l'estate volge al termine si infiamma la stagione motoristica siciliana con appuntamenti, spesso purtroppo concomitanti, che porteranno migliaia di appassionati lungo le strade a vivere la passione per la quale la Sicilia è famosa in tutto il mondo. Tutto già deciso nel Campionato Siciliano Slalom nello Slalom dell'Agroericino, valido per il Campionato Italiano Slalom, con il pilota di Buseto Palizzolo Andrea Raiti che ha conquistato in anticipo il titolo regionale, che andrà a far compagnia nella ricca bacheca personale ai titoli Slalom già conquistati nel 2007 e nel 2010, ed a quelli di Campione Siciliano Salite vinti nel 1998, 2000 e 2001.
La gara ha sancito anche il titolo della Catania Corse, che ha bissato il successo dello scorso anno ed è stata molto appassionante, con il catanese Giuseppe Spoto che al volante della sua Speads Suzuki ha dato filo da torcere ai maggiori specialisti italiani che erano venuti ad Erice per giocarsi il titolo: Fabio Emanuele (Osella PA9/90), Vincenzo Manganiello (Fiat X1/9) e Salvatore Venanzio (Radical Sr4) che erano staccati tra loro in classifica di soli tre punti. Proprio il campano Venanzio nell'ultima manche ha giocato un brutto tiro ad Emanuele e Spoto che stavano giocandosi la vittoria segnando un tempo di circa mezzo secondo più veloce del molisano ed aggiudicandosi la vittoria. Ottime le prove degli altri siciliani Polizzi (Elia Avrio) quarto, Giuseppe Gulotta (Osella PA21S) quinto e Fabrizio Minì (Radical Prosport) sesto. Una curiosità: la vettura del vincitore è rimasta in Sicilia, acquistata al parco chiuso dall'appassionato pilota Nicolò Incammisa. Nell'ambiente delle cronoscalate c'è un gran fermento con l'appuntamento per il prossimo weekend sullo storico ponte Capodarso per la 59° Coppa Nissena, che potrebbe risultare decisiva per l'assegnazione del titolo dopo il ritiro a sorpresa di Simone Faggioli nella gara di Rieti e la leadership insperata per l'altro fuoriclasse Cristian Merli: la velocissima gara nissena sarà il primo appuntamento stagionale per i piloti siciliani che quest'anno hanno dovuto rinunciare ad Erice, annullata, così come la Monti Iblei, e la Catania – Etna, ostaggio di burocrati incompetenti che chiedono misure di sicurezza irrealizzabili. Restano in calendario la Giarre Milo, ma ad un mese dal via tutto tace e si teme che al momento in cui si presenteranno davanti alla commissione di vigilanza il loro entusiasmo verrà annientato dalle solite richieste inapplicabili, e Sortino, regolarmente prevista per il 20 di ottobre.
Grande attesa anche nei rallies con il recupero in extremis della storica Targa Florio grazie all'intervento della Federazione, appuntamento al quale saranno presenti tutti i protagonisti del Campionato per onorare una gara unica nel suo genere nonostante il titolo sia già stato conquistato da Umberto Scandola con la Skoda.
Infine la velocità in pista, con la quinta prova del Challenge Sikelia disputatosi a Racalmuto: 50 le vetture presenti per la gara di velocità e 16 nello slalom. Protagonista in entrambi i casi Mario Pappalardo e la sua potentissima Tatuus Honda ex F. Master, che non ha avuto rivali ed ha segnato anche un eccellente crono durante le prove. La gara più attesa era come al solito quella dedicata alle Minicar con il poleman Marco Monaco che è scattato in testa ed ha condotto la gara per otto giri: poi la sfortuna che non smette di perseguitarlo si è presentata sotto forma di anomalo “battito in testa” ed il catanese ha rallentato per tagliare il traguardo in quarta posizione. La posizione di testa è stata ereditata da Calogero Carlino, inossidabile protagonista delle piste che, ad inizio gara, attaccato dall'arrembante Pippo Marino, non ha fatto una piega ed ha costretto all'errore Marino, che poi si è prodotto in una rimonta stupefacente concludendo al secondo posto alle spalle di Carlino dopo aver superato il campione uscente Luigi Parello.