"L'esito drammatico del primo e del secondo processo per la strage di via D'Amelio deve servirci da monito perché dimostra che il sistema investigativo e giudiziario nel suo complesso non ha funzionato malgrado le numerose garanzie di cui il nostro ordinamento dispone". Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta Sergio Lari, durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Un riferimento chiaro alle condanne ingiuste ora cancellate dal processo di revisione a Catania, a cui i giudici in passato erano arrivate ritenendo credibili le dichiarazioni del falso pentito Vincenzo Scarantino. "L'epilogo di questa vicenda deve indurci – ha aggiunto Lari – a riflettere sulla fallacia della giustizia umana e sul rischio sempre incombente dell'errore giudiziario".