Undici “lavoratori in nero”, tanti sono quelli scoperti dalle Fiamme Gialle di Mussomeli nelle prime settimane del corrente anno. Il settore maggiormente coinvolto è quello della ristorazione. In particolare, nello scorso weekend, a Mussomeli, all’interno di un noto locale nei pressi del Castello Manfredonico, è stata accertata e contestata la presenza di sei lavoratori privi di contratto di assunzione. Ciò comporterà, verosimilmente, la sanzione accessoria della chiusura temporanea dell’attività commerciale, tenuto conto che il numero dei “lavoratori in nero” riscontrato è superiore al limite del 20% rispetto ai dipendenti effettivamente in organico. L’azione della Guardia di Finanza nello specifico settore, oltre a reprimere le violazioni di natura giuslavoristica, viene svolta in un’ottica di giustizia sociale: troppi sono i datori di lavoro che approfittano della disperazione di coloro che, pur di lavorare e portare “qualcosa” a casa, accettano di farlo rinunciando ai diritti propri di ogni lavoratore (protezione assicurativa necessaria contro gli infortuni, disoccupazione, mancato versamento di contributi pensionistici, ecc.) La costante attività di controllo del territorio ha portato, inoltre, i finanzieri della Tenenza a sequestrare circa 13 grammi di marijuana nel corso di una specifica operazione di servizio eseguita all’interno della villa comunale di Campofranco. Infine, nel giorno del mercato settimanale a Mussomeli, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di 1400 accessori per smartphone e cellulari sprovvisti del marchio certificato CE e privi delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana sulla provenienza del prodotto, sul loro utilizzo e sul tipo di materiale adoperato per la fabbricazione. L’attività si colloca nel quadro delle azioni di controllo promosse a tutela del made in Italy e della leale concorrenza, attuate per assicurare un adeguato livello qualitativo e di sicurezza dei prodotti, garantendo i consumatori e gli operatori onesti.