Sgominata a Gela una banda di pregiudicati dediti ai furti in abitazione e alla ricettazione del materiale trafugato. Negli ultimi anni, sul territorio di Gela si è verificato incremento di furti in appartamento, spesso, ai danni di soggetti facoltosi. Situazione che ha fatto scattare l'allarme e ha messo in moto le indagini della polizia. L’indagine, poi denominata operazione “DIABOLIK”, trae origine dalle acquisizioni investigative che hanno condotto, lo scorso 30 gennaio, all’arresto di R. G., 30 anni, altro pluripregiudicato gelese (responsabile dei reati di minacce aggravate, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e spari in luogo pubblico) su provvedimento restrittivo emesso dal medesimo G.I.P..
Gli esiti della complessa e variegata attività investigativa, articolata in attività tecniche di intercettazione, di monitoraggio degli spostamenti degli indagati oltreché di concreta osservazione e pedinamento dei soggetti di interesse investigativo ed in tutta una ulteriore serie di attività finalizzate a reperire elementi di riscontro e suffragio alle ipotesi investigative, hanno consentito di acclarare il coinvolgimento degli odierni arrestati in una serie di furti in abitazioni commessi a Gela e nella città di Niscemi.
In particolare, dalle investigazioni è emerso come tali furti siano stati effettuati seguendo sempre il medesimo schema operativo, consistenti nell’individuazione degli obiettivi, nella previa effettuazione di sopralluoghi e verifiche circa la presenza di persone o di sistemi di videosorveglianza, inoltre nella commissione dei delitti da parte di tre soggetti, spesso mediante l’arrampicamento sulla parete esterna degli immobili per mezzo dei tubi per lo scolo dell’acqua piovana o del metano e forzando le finestre, nella seguente fuga a bordo del veicolo condotto da uno dei soggetti, nonché nella successiva ricerca di soggetti disponibili ad acquistare i beni trafugati.
Nel corso dell’attività investigativa, venivano riscontrati 7 furti in abitazioni perpetrati a Gela e 1 nella città di Niscemi, attraverso i quali i rei conseguivano ingenti profitti nel breve lasso di tempo durante il quale è stato effettuato il monitoraggio, sia perché le abitazioni sono state prescelte anche in ragione dello stato di assenza dei rispettivi proprietari, sia per l’essere quotidiana la descritta condotto criminosa.
CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
1. M. N., cl.1984 (già sorvegliato speciale di p.s. con obbligo di soggiorno, con precedenti per furto aggravato, rapina, evasione, inosservanza delle prescrizione sulla misura di prevenzione, resistenza a un P.U., ricettazione, lesioni personali, minacce ed in materia di stupefacenti);
2. S. M., cl.1996 (con precedenti per lesioni personali, furto aggravato, minacce, danneggiamento, rapina, evasione, ricettazione, resistenza a un P.U. ed in materia di armi e stupefacenti);
3. C. M., cl.1994 (con precedenti per rapina, lesioni personali, furto aggravato, minacce a un P.U. ed in materia di stupefacenti).
Tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati p. e p. dagli artt. 110, 624 bis comma 1 e 3 in relazione al 625 n. 2 c.p.
Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza sono state eseguite le perquisizioni domiciliari nei confronti dei soggetti suindicati con esito negativo.
Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Gela a disposizione dell’A.G. procedente.