È già stato avviato per l’espatrio in Tunisia e non potrà far ritorno in Italia, l’uomo fermato dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela e denunciato dalla convivente per i ripetuti maltrattamenti subiti.Dalla denuncia della donna e dei suoi familiari è partita un’intensa e rapida attività d’indagine dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione dei Carabinieri di Gela che, grazie alle testimonianze e gli elementi raccolti sono riusciti, nel giro di poche ore ad individuare e fermare l’individuo sospetto.
Si tratta di K.S. 32enne, straniero di nazionalità tunisina, disoccupato, risultato dagli accertamenti irregolare sul territorio Nazionale, sul conto del quale gravava un provvedimento di espulsione. Insieme allo stesso è stato trovato anche il fratello, K.M. tunisino 33enne. Essendo entrambi irregolari sul territorio Nazionale e, viste le richieste di aiuto della compagna maltrattata, i militari dell’Arma hanno provveduto nella giornata di ieri ad espletare le formalità di rito e all’immediato accompagnamento alla frontiera, portando gli stessi presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Bari per l’espulsione.
Ancora una volta l’ascolto e tempestivo intervento dei militari dell’Arma di Gela ha permesso di fornire pronta e adeguata risposta ad una triste vicenda di violenza nei confronti di una donna scongiurando che la situazione potesse andare oltre e sfociare in ben più gravi episodi. Costante è l’attenzione dell’Arma, della Procura della Repubblica e dei “clubservice” locali, quali il Soroptimist, alle violenze di genere e l’invito a denunciare detti fatti per poterli insieme fronteggiare e così restituire libertà e dignità alle vittime.