L'Eni “ha comunicato alle imprese di sospendere tutti i lavori di costruzione della raffineria green di Gela fino al perdurare dell’impossibilità dell’accesso in fabbrica”. Lo hanno reso noto Sicindustria e Legacoop Sicilia in un comunicato congiunto con il quale denunciano che"tutte le aziende dell’indotto di Gela sono a rischio default" a causa dei blocchi ai cancelli del petrolchimico eretti dai lavoratori edili della "Turco costruzioni" che da 16 giorni protestano contro il licenziamento di 36 loro colleghi. Quindi lanciano un appello per un "improrogabile rientro immediato in raffineria" di tutte le maestranze, avvertendo che in caso contrario "il rischio sarebbe quello della perdita del posto di lavoro per i lavoratori che da molti anni sono la forza delle imprese"."A fronte degli sforzi che ogni impresa sta sostenendo e sostiene ogni giorno – aggiungono, Sicindustria e Legacoop – il blocco degli accessi non consente alle imprese di contabilizzare i lavori già realizzati e di effettuare le lavorazioni per le quali ognuna di esse ha effettuato investimenti". "Il futuro delle aziende – avvertono – è legato a doppio filo con quello dei lavoratori e il rischio reale è che entro questa settimana il numero dei licenziamenti salga da 35 unità a diverse centinaia".