ottenuto fondi Cef per 3,7 milioni di euro destinati agli studi Esia e alla preparazione delle gare Epc. Come previsto dal regolamento Ten-E per i Progetti di interesse comune, il promotore dell’iniziativa – il ministero dell’Energia di La Valletta – ha lanciato oggi una consultazione pubblica sia a Malta che in Italia nell’ambito della procedura di autorizzazione preventiva.
Nella sintesi non tecnica si precisa che il gasdotto, con capacità bidirezionale di 232.000 mc/ora (circa 2 miliardi di mc l’anno), sarà costituito da una condotta DN22” della lunghezza di 159 km tra Gela e Delimara. Il tratto onshore sarà di circa 7,1 km in Sicilia (tra il terminale e il punto di approdo) e 0,7 km nella penisola di Delimara. Dei 151 km del percorso offshore, 63 km saranno all’interno delle acque territoriali italiane e 28 km tra il limite territoriale italiano e la linea mediana tra Italia e Malta. La profondità massima raggiunta dalla condotta sarà di 158 m sotto il livello del mare.
Nel territorio di Gela, in particolare, sarà realizzata una stazione terminale su una superficie di 4.390 mq che collegherà il gasdotto alla rete di Snam Rete Gas, tre stazioni per le valvole di blocco di 210 mq lungo il percorso a terra e un gasdotto interrato da 22” tra la stazione terminale e il litorale.
Oltre alla consultazione, che terminerà il prossimo 20 maggio, il ministero dell’Energia maltese ha organizzato una serie di audizioni pubbliche: il 10 aprile a Marsaxlokk (Malta), il 17 aprile a Gela, il 18 aprile a Palermo e il 19 aprile a Roma presso il Mise.