Pubblicato il: 05/07/2018 alle 10:05
Si sono costituite due persone ricercate nell`ambito dell`operazione “Demetra”, condotta dai Carabinieri della Tutela Patrimonio Culturale di Palermo in collaborazione col Comando Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, contro un sodalizio di 23 persone ritenute responsabili a vario titolo, di associazione per delinquere transnazionale dedita al traffico di reperti archeologici, provento di scavi clandestini in Sicilia.
Nel pomeriggio e nella serata di ieri, accompagnati dai difensori, si sono presentati ai Carabinieri delle Stazioni di Gela e Riesi rispettivamente Simone Di Simone, gelese di 42 anni e Angelo Chiantia, riesino di 62 anni, entrambi con precedenti specifici. I due erano sfuggiti all`arresto, i Carabinieri avevano predisposto le ricerche per rintracciarli e sentendosi braccati, hanno preferito consegnarsi. Da quanto emerso dalle indagini del TPC, i due svolgevano un ruolo da intermediari reperendo da canali illeciti i beni culturali che poi, tramite l’organizzazione di cui facevano parte, venivano contrabbandati all’estero.
L`operazione Demetra ha permesso di recuperare 3000 reperti archeologici in tutta Europa, per un valore superiore a 40 milioni di euro.