Pubblicato il: 06/07/2018 alle 17:22
“Tucìdide – Storico ateniese (nato nel 460 a.C. circa – morto nel 395 a.C. circa). Da giovane subì certamente l'influsso determinante della cultura retorico-filosofica dei sofisti. Eletto fra gli strateghi del 424-23, fu mandato a sorvegliare le mosse dello spartano Brasida che minacciava i possessi ateniesi della Calcidica; poiché non giunse in tempo a difendere Anfipoli sullo Strimone, fu costretto a lasciare la patria per 20 anni. Dopo il lungo esilio, tornato ad Atene, attese all'elaborazione delle sue storie, che furono interrotte dalla morte, avvenuta con ogni probabilità prima del 395. L'opera a cui T. dedicò tutta la vita è la storia della guerra del Peloponneso, interrotta sullo scorcio dell'estate del 411, a cui l'autore non diede titolo né divisione in libri” (https://www.treccani.it/enciclopedia/tucidide).
Questa breve citazione in ordine alla vita dello storico ateniese per ricordare un celebre pensiero di Tucidide: “La speranza porta alla rovina della città”. Mi sono venute in mente queste parole osservando un’immagine fotografica scattata di recente dal buon Liborio Di Buono, nel centro storico della “Piccola Atene”. Ovvero Caltanissetta. Di preciso nell’antico quartiere “Angeli”. La foto ritrae un vecchio e malandato paramento murario e una lapide marmorea dove è inciso il nome del luogo: “Vicolo Speranza”. Bene: alla luce dei fatti, alla luce della inesorabile riflessione di Tucidide, proporrei la rimozione di questa lapide. Senza perdere altro tempo. Anche la toponomastica, a volte, può essere esiziale. Rovinosa. Appunto!
Leandro Janni