Pubblicato il: 12/07/2018 alle 12:03
Piante di marijuana tra i filari di pomodori. L’ennesima serra di droga è stata scoperta martedì nel ragusano dalla Polizia di Stato che ha arrestato quattro persone: due albanesi e due romeni. Nel corso delle perquisizioni eseguite presso le abitazioni dei quattro stranieri, gli agenti hanno sequestrato cocaina, bilancini di precisione e munizioni e scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica. La serra con piante alte fino a due metri è stata scoperta durante un controllo effettuato presso un'azienda agricola ubicata ad Acate, località Serre, in contrada Macconi, gestita da un cittadino albanese di 36 anni, irregolare sul territorio nazionale. Oltre all'uomo sono stati colti in flagranza di reato e arrestati altri tre soggetti: due romeni, una donna di 37 anni e un giovane di 18 anni e un altro albanese di 18 anni. Gli arrestati erano intenti a lavorare all’interno di una delle serre, principalmente coltivate a pomodoro, difatti nell’area antistante alla casa rurale annessa all’azienda agricola, erano presenti alcune decine di casse di pomodorino appena raccolte e pronte per essere commercializzate. Nel corso della perquisizione effettuata all’interno della proprietà terriera, grazie al fiuto dei cani poliziotto, tra i filari di piante di pomodoro sono state trovate numerose piante di marijuana di altezza variabile tra i 180 e i 230 cm circa. Inoltre, sono stati rinvenuti due involucri in cellophane termosaldati contenenti cocaina per quasi 10 grammi, 22 cartucce per pistola e 2 bilancini di precisione, tarati per la pesatura dei decimi di grammo, ovvero per la cocaina, quindi utilizzati per il confezionamento delle dosi della sostanza stupefacente. Accertato anche il furto di energia elettrica grazie a un magnete sistemato sopra il contatore dell'Enel. I quattro stranieri sono stati tratti in arresto per coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione di munizioni. L’operazione di polizia giudiziaria antidroga è stata eseguita dalla Questura di Ragusa e dal Commissariato di Niscemi.