Nella serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Caltanissetta hanno arrestato Raimondo Scalzo, 60enne pregiudicato di San Cataldo, in esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP di Caltanissetta, per il reato di omicidio aggravato in concorso, ritenendolo responsabile dell’omicidio di Luca Salvatore Salerno, avvenuto nelle campagne di San Cataldo il 03.01.1993.
L’ordinanza è stata eseguita presso il carcere di Agrigento Petrusa dove lo SCALZO si trova attualmente sottoposto alla custodia cautelare in forza di altra ordinanza emessa nell’ambito della recentissima operazione “Pandora”, eseguita sempre dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Caltanissetta.
La misura restrittiva è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, a seguito di articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri e coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Caltanissetta, che consentiva di cristallizzare le responsabilità di Raimondo Scalzo in ordine all’omicidio di Salerno.
Per quel delitto erano già stati condannati, con sentenza oramai passata in giudicato, Vincenzo Scalzo, 45 anni, e Giuseppe Tramontana (deceduto), cognato di Raimondo Scalzo, autori materiali del delitto, senza che mai quest'ultimo fosse stato coinvolto nella vicenda giudiziaria dell’epoca.
Le investigazioni hanno avuto impulso dall’ascolto di una conversazione realizzata da Raimondo Scalzo durante le fasi delle investigazioni eseguite nell’ambito dell’operazione “Pandora”, nel corso della quale quest’ultimo confessava la sua partecipazione al delitto, inducendo i militari a ripercorrere tutta la vicenda investigativa e giudiziaria risalente all’epoca dei fatti, reperendo, attraverso una minuziosa analisi di tutto l’iter processuale dell’epoca, gravi elementi a caricodi Scalzo che corroboravano la confessione realizzata nel corso dell’intercettazione.
Le investigazioni condotte hanno permesso di comprendere ulteriormente le dinamiche criminali che avevano portato all'uccisione di Salerno, facendo emergere in maniera inequivocabile la figura di Raimondo Scalzo come uno dei soggetti che, in maniera determinante, aveva contribuito alla scelta omicidiaria, poi posta in essere materialmente da Vincenzo Scalzo e Giuseppe Tramontana
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno anche consentito di rivelare le vere ragioni che avevano portato all’omicidio del Salerno, cristallizzando le responsabilità di Raimondo Scalzo, sino a quel momento mai emerse, interessato in prima persona all’omicidio del giovane SALERNO, determinando le sue responsabilità come mandante del delitto e istigatore degli autori materiali che hanno di fatto agito su determinante impulso di Raimondo Scalzo.
L’arrestato, difeso di fiducia dall’Avvocato Gianluca AMICO, del foro di Caltanissetta, è ristretto in regime di custodia cautelare in carcere ad Agrigento Petrusa a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.