Pubblicato il: 19/07/2018 alle 15:59
Cari amiche, cari amici
purtroppo in una giornata così particolare non potrò essere fisicamente con voi ma vi sono vicina e sostengo la vostra iniziativa. Dal 19 luglio 1992 mi prendo cura di un luogo che ha segnato inevitabilmente il mio percorso umano, di persona toccata negli affetti familiari, ma anche di cittadina. Da ventisei anni, purtroppo, siamo tutti inevitabilmente coinvolti nell'ottenere verità e giustizia per quei fatti gravissimi che hanno lasciato una ferita aperta nella nostra democrazia.
A Palermo in via D’Amelio, sotto quella che era ed è la mia abitazione, nella buca lasciata da quella terribile esplosione del 19 luglio 1992, nella quale persero la vita mio fratello Paolo e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, come sapete, adesso vi è piantumato un albero di ulivo proveniente da Betlemme.
Fu mia madre a volere l'ulivo e promuovere l'iniziativa "Piantiamo l'Albero della Pace di via D'Amelio". Un appello rivolto a tutte le persone di buona volontà, al quale risposero in circa in ventimila con telegrammi, lettere, cartoline, fascicoli di firme raccolte nei condomini, nei luoghi di lavoro, fra le associazioni, nelle Scuole e le Università. L'Albero venne posto nella sua sede il 19 luglio del ’93 – nel primo anniversario della Strage – e da sempre ha rappresentato un segno di Pace e Giustizia per la nostra "amata terra bellissima e disgraziata", ma anche per tutti i popoli della terra, un simbolo concreto portatore di messaggi carichi di Speranza, soprattutto per le nuove generazioni, rispetto alle quali noi adulti, indistintamente dal ruolo di genitore, educatore, insegnate, ecc…, abbiamo la responsabilità di consegnare un mondo più giusto rispetto a quello che abbiamo ricevuto. In questi anni d'impegno, ho incontrato tanti ragazzi, giovani – e spesso giovanissimi – che all'epoca dei fatti non erano nemmeno nati, ma che hanno una conoscenza approfondita del periodo stragista e sviluppato anche una coscienza civile molto forte. Loro sono il nostro presente!
Quest'anno, con il Centro studi Paolo Borsellino ed altri amici come l'Arci di Palermo e l'Agesci che hanno condiviso i nostri sentimenti, le iniziative organizzate a Palermoin ricordo della Strage di Via D'Amelio avranno come sfondo culturale proprio l’Albero della Pace la sua storia ed i suoi tanti significati.
Tuttavia, anche se non sono con voi, mi sento particolarmente legata alla Città di Caltanissetta. Fra le diverse occasioni di incontro, ricordo sempre con grande entusiasmo la giornata nella quale intitolammo a Paolo Borsellino il plesso ex Palmintelli. Quel giorno le emozioni di tutti noi erano autenticamente sentite da grandi e piccini. Così come ad esempio presso la sede del Centro studi conserviamo gelosamente i presepi realizzati dai bambini della scuola dell'infanzia e dai loro genitori, donati in occasione delle scorse festività natalizie.
Siamo certi che continuerete a fare tanto e bene e vi auguro buon lavoro.
Un caro saluto a tutti voi.
Rita Borsellino