Sta provocando notevoli proteste sui social, la presenza, da questa mattina di un chiosco, regolarmente autorizzato dall’amministrazione comunale, posizionato al lungomare davanti una scultura del maestro Cumbo “Attrazione repulsiva”, donata alla città di Gela da Nino Miceli, un commerciante che negli anni novanta si ribellò al pizzo e che dall’anno scorso è diventato cittadino onorario. Si tratta di un chiosco che copre non soltanto la visuale della scultura ma anche di una parte del lungomare. In tanti chiedono all’amministrazione di far sì che il chiosco venga posizionato in qualche altra parte del lungomare. Proteste che navigano sui social, in particolare su Facebook che vanno anche ad aggiungersi alle condizioni pietose in cui è ridotto il lungomare di Gela, poco pulito e ricettacolo di animali e insetti.