Pubblicato il: 03/11/2014 alle 16:40
“Chiediamo che vengano ascoltate le nostre richieste e che dopo 25 anni – 17 dei quali alla Camera di Commercio – ci venga garantita la stabilizzazione del nostro lavoro”.
Sono queste le richieste avanzate dai 41 dipendenti della Camera di Commercio di Caltanissetta in attesa di stabilizzazione che questa mattina hanno sollevato la protesta davanti lo storico palazzo di corso Vittorio Emanuele.
A spiegare le ragioni della protesta che si è svolta con fischietti, bandiere e volantini c'erano i segretari provinciali e regionali dei due sindacati che hanno compreso le ragioni dei lavoratori precari e le hanno sostenute. Si tratta di Salvatore Lauria, del segretario provinciale Ugl-Fna Salvatore Lauria, i segretari provinciali Cobas-Codir Salvatore Rugnone e Paolo Licari e il segretario regionale Cobas-Codir Dario Gattuso.
I dipendenti dell’ente pubblico ormai da anni vivono la fine dell’anno come un periodo di incertezze e timori poiché il loro contratto, ormai scaduto da tempo, viene rinnovato annualmente. Tutto ciò non fa altro che fomentare gli animi di chi vede stabilizzazione di contratti di lavoro firmati dalla Regione Sicilia rimanendo sempre in fondo alla lista.
“Basta con le proroghe, adesso vogliamo la stabilità” incitavano i dipendenti stanchi di quello che giudicano un “sopruso”.
Nel volantino di protesta si contesta “il precariato come strumento elettorale dei politici siciliani e la stabilizzazione del contratto di lavoro attraverso l’applicazione della legge n.5 articolo 30”.
Il vero problema, spiegano i sindacati, è quello del passaggio della “patata bollente” degli enti pubblici che non definiscono un unico responsabile – per loro “colpevole di reiterazione di contratto di lavoro” – lasciando tutto in sospeso e nel frattempo si domandano: “Regione Sicilia, Camera di Commercio o governo nazionale… chi può dare una risposta”?